31/10-1/11/10 Piene e frane su nordovest toscano


Serchio a ponte San Pietro alle 17 del 1 novembre 2010 foto di marco S. ( Sauro).
L’ingresso di una estesa saccatura dall’Atlantico verso le regioni italiane con successivo distacco di goccia fredda in quota sui mari occidentali italiani ha portato maltempo su l’Iitalia settentrionale, Liguria e Toscana nordoccidentale e settentrionale appenninica nei giorni 31 ottobre e 1 novembre mentre un vasto promontorio più ad est sull’europa orientale bloccava lo spostamento di questa figura di tempo perturbato verso levante con conseguente persistenza dei fenomeni.
Ecco la situazione prevista dal modello BOLAM per questi 2 giorni:

…e le carte AS previste da Bracknell per le 00 del 31 ottobre, del 1 e del 2 novembre:

Davvero notevoli i cumulati su 24 ore come si può vedere sulle cartine del CFR Toscana
( considerando poi che tutta quella massa d’acqua non è caduta quasi mai in tutte le 24 ore):

situazione nella sera del 31 ott e accanto quella del mattino del 1 novembre
ecco un’ immagine satellitare poi delle 00 del 2/11 che evidenzia la depressione ormai separata dal flusso atlantico ma ancora desiamente attiva e in grado di originare maltempo per molte ore ancora, come dimostreranno i suoi effetti su Calabria e Sicilia.

Due mappe del CFR Toscana per far vedere come l’attività temporalesca in questa fase di maltempo si sia localizzata quasi sempre in mare o sulla Toscana occidentale e quasi mai all’interno:

Concludo con una mappa Bracknell a scala europea con maltempo in piena azione sulla Toscana.


Due immagini della frana che a Lavacchio MS ha ucciso madre e figlio mentre erano in casa.
fonte sito del ” Il Tirreno”.
Le pesanti piogge che hanno martellato il massese hanno causato numerose frane , incentivate dalla ripidità dei versanti e dalla scarsa coesione degli strati superficiali che imbevuti di acqua sono divenuti pericolosamente instabili. Due di queste frane hanno fatto tre vittime nella sera del 31 ottobre, madre e figlio sono rimasti sepolti da una frana mentre erano in casa in località Lavacchio , il padre travolto dal fronte della frana all’esterno dell’abitazione è rimasto ferito; altra vittima poco distante in località Mirteto, un quarantacinquenne del posto , uscito di casa per vedere se a monte della sua casa ci fossero segnali di frane o smottamenti immineti; proprio quando controllava il pendio una delle temute frane lo ha travolto. Il fiume Magra non è esondato ma lo hanno fatto molti dei suoi affluenti,consistente la piena del fiume comunque, che nel pomeriggio del 1 novembre risultava ancora sopra il primo livello di guardia a valle di Aulla, mentre tutti i torrenti apuani non destavano più preoccupazioni. Disagi scendendo più a sud, in Versilia ,con allagamenti per incapacità del reticolo idrografico minore nel drenare le pesanti piogge, mentre i corsi d’acqua maggiori seppur in piena, talvota anche consistente, hanno retto ai copiosi apporti pluviometrici tra il 31 ottobre e il pomeriggio del 1 novembre; solo il lago di Massaciuccoli ha destato preoccupazione nelle ore centrali di lunedi superando del doppio il livello di guardia, ma il decisivo interventoi delle idrovore della Bufalina ( che pompavano 10000 litri al secondo) e il mare che a differenza del giorno precedente non ostacolava il deflusso in mare , hanno scongiuratro il peggio. Nel pistoiese nessun problema se si escludono piccole frane nella valle dell’Orsigna e la piena notevole nel tratto compreso in questa provincia del torrente Lima a causa delle forti piogge che hanno interessato il crinale, piene in certi casi anche consistenti degli altri corsi d’aqua ma non preoccupanti, nel pratese oltre alle consuete modeste frane sui rilievi da segnalare il Bisenzio appena sopra il primo livello di guardia a Gamberame il pomeriggio di lunedi.

Il serchio vicino a ponte San Pietro alle ore 17 del 1/11; (altra visuale rispetto alla foto ad inizio articolo)
foto di Marco S.(Sauro)
Osservato speciale ovviamente il Serchio, che nonostante le copiose piogge cadute nel suo bacino non ha presentato una piena preoccupante, ha superato in certi casi,il 1° livello di guardia nel tratto a nord di lucca, nel medio bacino ,(qualche preoccupazione per l’affluente Freddana presso Lucca il 1 novembre), ma senza destare mai preoccupazioni, da segnalare due distinte ondate di piena con portate di 1100 mcs e 800 mcs a Vecchiano,, la principale si è avuta poco dopo le 00 del 1 novembre l’altra poche ore dopo; valori molto lontani da quelli dell’alluvione di Natale 2009.
Fossoni e torrenti in piena anche nel lucchese meridionale e pisano settentrionale in questa fase di maltempo, ma non si segnalano tracimazioni o allagamenti degni di nota; da segnalare la piena notevole del fiume Era che all’idrometro di Capannoli, nella sera del 1 novembre si presentava decisamente sopra il 1° livello di guardia.
Oltre a quelle riportate sopra, numerose sono state le frane di modesta o media entità o smottamenti nelle zone che hanno visto le precipitazioni più copiose, massese, lucchese e in misura minore il pistoiese; il massese conterà alla fine il maggior numero di sfollati, 140 al 3 novembre.
Come si vede nelle carte delle fulminazioni non è mancata l’attività temporalesca, localmente anche marcata, ma anche a causa della superficie marina ancora calda , oltre che alla cinfiguazione sinottica, i temporali si sono localizzati spesso sul mare o sulle zone costiere e sono arrivati in certi casi ad interessare la parte occidentale della regione, del tutto assenti sulle zone interne o quasi.
Ecco in dettaglio i cumulati più elevati raggiunti in Toscana tra il 31/10 e l’ 1/11, fonte CFR Toscana
(primo e secondo valore da sinistra, l’ultimo a destra è la somma dei due):
prov. di Lucca
190,2mm 35,4mm 225,6mm Terrinca
176,8mm 40,8mm 217,6mm Cardoso
184,2mm 36,4mm 220,6mm Azzano
267,8mm 56,5mm 324,4mm Orto di Donna
196,6mm 58,4mm 255,0mm Vagli di sotto
151,2mm 51,2mm 202,4mm Casone Profechia
195,6mm 20,6mm 216,2mm Fornovolasco
183,2mm 66,8mm 250,0mm Gallicano
175,8mm 49,8mm 225,6mm Palagnana
220,6mm 51,6mm 272,2mm Fabbriche di Valico
169,6mm 66,0mm 235,6mm Barga
198,4mm 25,4mm 223,8mm Strettoia
169,2mm 59,6mm 228,2mm passo Radici
126,4mm 21,2mm 147,6mm Lido di Camaiore
prov di Massa Carrara
205,4mm 40,6mm 246,0mm Pian della Fioba
191,6mm 74,8mm 266,4mm Patigno
189,4mm 80,4mm 269,8mm S.Giustina
175,2mm 104mm 279,2mm Fosdinovo
160,2mm 76,0mm 236,2mm Pontremoli
167,0mm 56,6mm 223,6mm Aulla
145,0mm 53,8mm 198,8mm Lago Paduli
prov di Pistoia
236,2mm 116,6mm 352,8mm Abetone-Boscolungo
172,0mm 91,0mm 263mm Cutigliano-Melo
202,2mm 100,4mm 302,6mm Pian di Novello
185,0mm 93,6mm 278,0mm monte Oppio
166,6mm 73,6mm 240,2mm Pracchia
127,8mm 99,6mm 227,4mm Treppio
123,6mm 62,8mm 186,4mm Cireglio
120,0mm 74,8mm 194,8mm Acquerino
prov di Grosseto
165,0mm 49,6mm 214,6 Gerfalco
prov di Prato
118,8mm 65,6mm 184,8mm Gavigno
Si tratta di molti dei valori più elevati registrati in quesi due giorni, molte località specie nelle provincie di Massa Carrara e Lucca hanno comunque presentato accumuli rilevanti, come si può vedere dalle carte pluviometriche, anche se non sono riportate qui o possono aver avuto elevati cumulati concentrati in un solo giorno

Questi li effetti delle copiose precipitazioni sui corsi d’acqua nelle letture degli idrometri del CFR
( ho preso in considerazione le piene più rilevanti che naturalmente si sono avuti nei bacini con maggiori cumulati, il dato tra parentesi è il primo livello di guardia, intervallo le 00 del 31 ott-18 del 1 nov):

Ombrone pistoiese Pontelungo (1,30m) 1,38m 17,45 del 31 ott seguono picchi minori di 1,30-1,20
Ombrone pistoiese P. a Caiano (4,00m) 3,14 m 22,30 del 31 ott e 3,73m 17,30 del 1 nov
Lima-Cutigliano (3,30m) diversi picchi intorno a 2,50m
Lima-Ponte di Lucchio (2,90m) 3,34m 12,45 del 31 ott 4,26m 20,15 del 31 ott 4,33m 6,45 del 1 nov e 4,36m 15,00 del 1 nov
Serchio B. a Mozzano (3,00m) vari picchi a 3,31 22,30 del 31ott-2,15 del 1 nov 3,35m 16,45 1 nov
Serchio M.S.Quirico (1,5 m) 2,20m 4,45 del 1 nov
Serchio Ripafratta (4,50m) 4,40m 1,45 e 2,30 del 1 nov
Serchio Vecchiano (9,30m) 7,81m 3,00 del 1 nov
Freddana supera il secondo livello di guardia nel pomeriggio del 1 nov presso Lucca
Frigido Canevara (1,90m) 2,49m 18,45 del 31 ott
Magra S.giustina 3,45m 22,30 del 31 ott e 3,62m 2,30 del 1 nov
lago Massaciuccoli Padule 0,70m 18 del 1 nov
lago Massaciuccoli Torre del Lago (0,40m) varie puntate a 0,80m tra le 9,45 e le 12,30 del 1 nov
Fa poi eccezione un tratto del fiume Era il cui bacino in teoria era fuori dai massimi di precipitazioni:
Era Capannoli PI ( 4,50m) 6,59 m tra le 23 e le 00 del 1 nov, poi in graduale discesa.

E non solo la Toscana ha subito gli effetti pesanti di questa intensa depressione (battezzata Santippe dal servizio meteorologico tedesco),ma altre parti d’ Italia hanno subito i suoi pesanti effetti mentre procedeva lungo la nostra penisola da sud a nord.
Questo riguardo al nord Italia riportava “Il Tirreno” il giorno 2 novembre:
” Fiumi esondati in Lombardia,( tra gli altri il Lambro e il Seveso), e Liguria, frane in Emilia Romagna, migliaia di sfollati in Veneto, autostrade chiuse, treni deragliati. In Veneto sono quasi tremila le persone residenti tra le provincie di Verona, Vicenza e Padova che ieri sono state costrette a lasciare le abitazioni. A Vicenza a causa dell’esondazione del fiume Bacchiglione, che ha provocato allagamenti in una decina di paesi , si è temuto per un uomo che risultava disperso, rimasto intrappolato nella sua casa allagata. Nel veronese il livello dei fiumi Tramigna e Alpone ha superato di 15 cm il livello di tracimazione ed ha invaso centinaia di case. A Monteforte d’Alpone, l’intero paese è stato evacuato. La polstrada ha chiuso un tratto dell’ A4 ( Torino -Trieste) tra Vicenza e Verona a causa di allagamenti.
In Liguria la situazione è critica nello spezino per il nubifragio che si è abbattuto sulla città e nelle frazioni collinari, tutti gli aflluenti del fiume Magra sono tracimati. A Bordighera a causa di una frana un treno è deragliato”.
nella edizione del giorno successivo questo in breve quanto successo in Italia sempre per la suddetta depressione:
Calabria-Tropea disperso un allevatore travolto da un torrente in piena cercando di salvare il gregge.
Veneto – un disperso nel vicentino sopreso dalla piena in cantina e un altro su Po presso Rovigo trascinato dalla corrente.
Molti fiumi e torrenti straripati in Veneto, 121 comuni coinvolti, tremila famiglie sfollate, interi paesi sotto un metro e mezzo d’acqua.
In allarme le provincie di Padova a e Treviso.
Centinaia di migliaia di capi di bestiame morti affogati.
Chiusa autostrada presso Verona e evacuato intero ospedale presso Treviso.
Paura per la piena del Po in Emila Romagna con allerta fino alle 10 di venerdi.
Al sud allagamenti per forti piogge e intense raffiche di vento hanno fatto cadere cornicioni ed alberi, colpite le provincie di Napoli e cosenza in particolare.
Passiamo al Tirreno del 4 novembre:
altre frane in movimento nel massese ed evacuate altre famiglie,
Sempre allerta per la piena del Po in Emilia Romagna in buona aprte dei comuni attraversati dal Fiume che si è alzato di 2 metri in 24 ore,
trovati i due corpi dei 2 anziani dispersi in Veneto.
dalla serata di martedi 2 novembre maltempo al sud, interessate sopratutto la Calabria, Sicilia e Basilicata.

Fonti: Bolam-Arpal Liguria, Bracknell-UKMO, CFR Toscana, Sat24.com, quotidiano e sito “Il Tirreno”,
Marco S. Utente Sauro.

Bruno Ghelardini