E’ l’ora dei pomodori

Dopo questo periodo di piogge, ansiosamente atteso, potremo mettere a dimora le piantine di pomodoro, ma anche di zucchine, di melanzane, peperoni, cetrioli e, per chi ha spazio, poponi e cocomeri: insomma tutte quelle piante che coltiveremo per tutto il periodo primaverile ed estivo. Innanzitutto prepariamo il terreno: tutte le piante sopra elencate hanno bisogno di una bella buca dove svilupparsi insieme a un buon terriccio  che successivamente andremo ad arricchire con concimi e stallatico ben maturo. Le buche vanno distanziate tra di loro di 40 cm per pomodori, peperoni e melanzane, mentre per le zucchine dovremo avere almeno 60-70 cm, visto lo sviluppo della pianta.

Distribuiamo una bella manciata di  terriccio sotto la piantina e accostiamole  un po’ di terra sciolta insieme a terriccio organico;  mettiamo accanto alla piantina un sostegno al quale la fisseremo, eliminiamo i piccoli getti laterali e innaffiamo senza bagnare le foglie.

Quando  le piante di pomodori saranno cresciute sostituiamo il sostegno con un robusto palo al quale continueremo a legare la pianta togliendo sempre i getti laterali in modo da avere un unico fusto su cui matureranno i frutti. Per quanto riguarda le varietà da mettere a dimora, consiglio dei pomodori adatti a insalate come il canestrino, il cuore di bue, il tondo da palo, ma aggiungendo anche dei grappolini o ciliegini e il costoluto fiorentino ottimi per insalate, bruschette ecc. Se avete messo da parte il seme dello scorso anno (vedi l’articolo prepariamo i pomodori) potete mettere le vostre piantine biologiche e seguire così tutta la filiera dalla conservazione del seme alla semina, fino al raccolto: fatemi sapere. Per melanzane e peperoni, vale quanto sopra indicato ma lì possiamo lasciare il sostegno corto ( basta 80-100cm) perché la pianta abbia il necessario sostegno.(foto2)

Consiglio di dare ai frutti,  un prodotto contro le malattie fungine che, dopo questo periodo di piogge e umidità, si svilupperanno non appena salirà la temperatura. In particolare i peschi, gli albicocchi, i ciliegi vanno trattati subito dopo la fioritura e la comparsa dei frutticini, per evitare di essere costretti a interventi tardivi e molto più inquinanti e velenosi. Se vedete comparire le prime foglioline rossastre nel pesco (bolla del pesco) vi consiglio di intervenire manualmente, estirpandole prima che la malattia si propaghi al resto dell’albero.

Diamo anche alle piante di pomodoro, zucchine cetrioli ecc un po’ di ramato prima che facciano i frutti.

Per quanto riguarda le semine, si possono mettere direttamente nel terreno: fagioli, fagiolini, insalate, radicchio, spinaci, bietole e ravanelli.

 

La Peonia,  una pianta bellissima e poco esigente.

Se non siete particolarmente portati a coltivare piante da fiore, provate con le peonie,  queste bellissime piante dai colori tenui e dal profumo leggero, si adattano con grande facilità al nostro clima, se ne possono vedere alcune addirittura in pieno sole lungo le strade, senza quasi nessuna cura che una manciata di concime o di buon terriccio e qualche annaffiatura. Si possono piantare in piena terra, al sole o a mezz’ombra, magari sotto alberi dove possano comunque vedere il sole, non necessitano di potature nè di trattamenti antiparassitari, a meno che le mettiate all’ombra affogandole di acqua. Ne esistono di varia grandezza e colore, ma a parte la scelta del colore si distinguono in due tipi: quelle arbustive che crescono ogni anno creando una struttura legnosa e quelle a cespuglio, che spariscono a fine estate e che rispuntano rigogliose a marzo riempiendosi subito di grossi bocci e poi di grandi fiori morbidi.

Gianfranco Landini