Tempo a grandi linee nella seconda parte di settimana.

Prosegue l’instabilità nella nostra penisola che ha praticamente caratterizzato questa prima parte del mese di maggio facendo da contraltare ad un mese di aprile più stabile e nettamente più caldo rispetto ai valori medi del periodo. Il tutto è stato rinvigorito dall’arrivo di un sistema depressionario dal vicino atlantico accompagnato da aria più fresca di origine polare marittima. Aria fresca che ha provocato un sensibile calo termico tanto che si sono avute delle spolverate di neve anche sul nostro tratto Appenninico (sulle cime). Non è un rarità però, poiché talvolta deboli nevicate si sono avute pure nella prima decade di giugno. Se questa prima parte di settimana sembra segnata, grandi prospettive di stabilità, almeno nelle zone interne, non sussistono nemmeno nella sua seconda parte. Come potete vedere dalla immagine, le alte pressioni sembrano snobbare la penisola. L’anticiclone delle Azzorre è defilato con i suoi massimi in Atlantico, un ponte anticiclonico si allungherà fra l’Oceano e una figura altopressoria che si formerà nei pressi della Scandinavia. Con queste premesse, alle latitudini mediterranee la pressione rimarrà su livelli medio/bassi e questo fa si che in questa fase della stagione l’instabilità si presenti nelle zone interne, a ridosso dei rilievi e nelle ore centrali (e più calde) della giornata. Per il momento non notiamo nemmeno l’avanzata del promontorio di alta pressione di matrice subtropicale nord africano, figura barica che da qualche decennio ha un po’ caratterizzato la stagione calda sulla nostra penisola.

Alessandro Nardi