Giorni di gran caldo, da mercoledì clima più gradevole.

Buongiorno a tutti!
Molti di voi saranno a godersi le ferie al mare o in montagna, mentre tanti altri saranno ancora in città. Per chi si troverà ancora in città dovrà fare i conti con l’ennesima avvezione calda di origine nord africana. A differenza delle altre avvezioni, che avevano un asse piuttosto occidentale (Iberia, Francia, Europa centro-occidentale con correnti di ritorno a curvatura anticiclonica da nord est almeno sui nostri settori), stavolta l’asse è centrato sulla nostra penisola e in particolar modo sulle regioni centrali e meridionali che ne subiranno gli effetti maggiori (vedi fig 1).
Come sempre o quasi avviene, la rimonta subtropicale (il famoso promontorio africano) sarà innescata dal posizionamento di un vasto sistema depressionario atlantico fra Isole Britanniche ed est atlantico (configurazione di Est Atlantic positiva) e inevitabile fase calda e stabile sulla nostra penisola. Oltre al caldo, con temperature nettamente sopra le medie (evitiamo la classica fase da Bar “è estate e deve far caldo”), dovremo fare anche i conti con tassi di umidità elevati, almeno in questa prima fase, poiché a differenza delle altre volte, appunto, non avremo correnti di ritorno da nord est che seccano la colonna d’aria. Quindi temperature massime non eccessive (ma che comunque nelle pianure potrebbero toccare i 38 gradi!) ma condizioni di afa maggiori, specie nelle ore serali.
La notizia positiva è che anche questa fase molto calda avrà un termine (vedi ENS e Fig 2). Da mercoledì subentreranno correnti più temperate da ovest, con presumibile rientro nelle medie di stagione (non è che farà fresco…….), e come possiamo vedere dalla grafica n. 2, un allungamento perlomeno al suolo dell’ala orientale dell’anticiclone delle Azzorre.
Al momento possiamo dire che si tratterà (almeno in Toscana) di un classico ricambio di aria senza fenomeni particolari di instabilità, che comunque non escludiamo. Nei prossimi giorni certamente avremo le idee più chiare in questo senso.
Alessandro Nardi