Giovedì: un po’ di instabilità pomeridiana. Poi alta pressione.

L’alta pressione che ha spadroneggiato in questi ultimi giorni sulla nostra regione, apportando tempo molto stabile e soleggiato, con temperature decisamente sopra le medie del periodo, sia nei valori massimi che minimi, in queste ultime ore sta parzialmente cedendo in quota, in modo più evidente al settentrione ma anche sulla nostra regione.
Il primo segno tangibile di tutto ciò è stata la formazione, specie nelle zone più interne e montuose di evidente cumulogenesi che in qualche caso è sfociata in qualche breve rovescio e isolato temporale.
Questa situazione dovrebbe ripetersi anche nella giornata di giovedì, quando dovrebbe essere ancora più evidente.
In una situazione di gran caldo, come quella di questi giorni, basta una minima infiltrazione di aria fresca in quota, per rendere la colonna d’aria piuttosto instabile, specie nelle ore pomeridiane e serali.
Da una attenta osservazione del cielo, un campanello di allarme è senz’altro la fioritura di nubi convettive già dalla tarda mattinata, a partire dalle zone più interne. Nubi che tendono poi ad espandersi nel corso del pomeriggio fino a portare dei temporali o rovesci a carattere sparso.
Senza entrare in troppi tecnicismi, il riscaldamento ad opera del sole fa si che l’aria a contatto con i terreni e pendi si scaldi progressivamente. Aumentando di temperatura diventa più leggera dell’aria circostante e quindi tende a salire (vedi immagine di questa mattina). Nella sua salita ad un certo punto trova aria più fresca e, per l’umidità presente nella bolla di aria calda, tende a condensarsi formando la nube. Questo processo fa si che si liberi ulteriore calore che fa ancor di più salire l’aria verso l’alto rinnovando il processo di condensazione.Ecco perché questo tipo di nubi hanno uno sviluppo verticale. Tutto questo finché non si arriva al limite della tropopausa e questo processo si blocca.
Ciò ovviamente non è possibile quando l’alta pressione è ben strutturata anche in quota e predominano quindi i moti discendenti dell’aria che bloccano senz’altro la convenzione.
Dopo questa breve fase nel fine settimana avremo un nuovo rinforzo del promontorio di alta pressione con tempo più stabile anche nelle aree interne.
Nota: in caso di rovesci avremo temporanei cali della temperatura per rovesciamento dell’aria più fresca presente in quota verso il basso (con le precipitazioni) ma non servirà di certo per avere temperature mediamente più basse. Tutto ciò è possibile solo con veri ricambi di aria a scala più generale, non certo con fenomeni di instabilità locale.
Alessandro Nardi