Il freddo del febbraio 1956!

Nel febbraio del 1956 ci fu una delle ondate di freddo più intenso di tutto il XX secolo: il più intenso dopo il febbraio del 1929 (cliccate qui per vedere i dati di quel febbraio 1929)

Il freddo fece da padrone nei primi 19 giorni del mese, con punte massime intorno al 5 e al 15 febbraio.
Questa ondata fredda si distinse particolarmente per la sua grande durata (circa 20 giorni), per il suo grande raggio d’azione che colpì gran parte dell’Europa e per le quantità di neve che caddero in quei giorni.

Ecco due mappe di reanalisi riguardanti il febbraio 1956. Le mappe indicano la temperatura teorica a 850 hPa (circa 1500 m). La prima è riferita al giorno 5 febbraio: da notare come la termica dei -5°c si sia spinta addirittura fino alla parte nord dell’Africa!

Qui invece la mappa riguardante il giorno del 15 febbraio: da notare la termica dei -15°c che raggiunse la Toscana!

Vediamo adesso le temperature registrate alle stazioni meteo in provincia di Arezzo e nelle vicinanze.

Ad Arezzo (S. Fabiano) (277 m) la temperatura minima fu di -10.8°c, mentre la massima più bassa fu di -2.6°c.

All’Eremo di Camaldoli (1111 m) il giorno più freddo fu il 5 febbraio, con temperatura minima di -16.0°c e massima di –10.8°c. Cosa importante da notare è che in tutti i 29 giorni di febbraio la temperatura non andò mai sopra gli 0°c: il dato più caldo è la temperatura massima del 1 febbraio con 0.0°c. Le temperature minime furono sotto 0 in doppia cifra per i primi 19 giorni del mese, quindi oltre i -10.0°c. La media mensile delle temperature minime fu di -10.8°c, mentre la media delle massime fu di -6.2°c. Davvero un freddo notevole, con circa 8°c in meno rispetto alla media del mese di febbraio! Da notare che il giorno del 10 febbraio furono misurati 120 cm di neve (anche questo è un dato ufficiale, non inventato).

A Cortona (393 m) la temperatura minima fu di -10.0°c, mentre la massima più bassa fu di -3.0°c.

A Sansepolcro (330 m) la temperatura minima fu di -14.0°c, mentre la massima più bassa fu di -4.0°c.

A Stia (479 m) la temperatura minima fu di -13.1°c, mentre la massima più bassa fu di -1.5°c.

A Montevarchi (277 m) la temperatura minima fu di -14.0°c, mentre la massima più bassa fu di -2.0°c.

A Vallombrosa (FI – 955 m) la temperatura minima fu di -15.0°c, mentre la massima più bassa fu di -9.0°c.

Alla Consuma (FI – 950 m) la temperatura minima fu di -15.5°c, mentre la massima più bassa fu di -6.5°c.

A Campigna (FC – 1068 m) la temperatura minima fu di -15.5°c, mentre la massima più bassa fu di -10.5°c.

A Verghereto (FC – 812 m) la temperatura minima fu di -14.1°c, mentre la massima più bassa fu di -9.3°c.

A Città di Castello (PG – 295 m) il giorno del 15 febbraio fu una giornata polare, con temperatura minima di ben -23.0°c, mentre la massima fu di -5.0°c!

In Toscana da segnalare i -24.2°c registrati a Firenzuola (FI – 422 m) il giorno del 15 febbraio.
Da segnalare all’Abetone (località Boscolungo) a quota 1340 m la temperatura minima di -20.4°c e la massima più bassa di -14.0°c.

Da segnalare che il giorno 16 la stazione meteo di Firenze Ximeniano (51 m) fece il record mensile di febbraio (dal 1813 ad oggi) con -10.6°c.

Davvero significativo questo dato di Firenze che fa capire come il febbraio 1956 sia stato in Toscana (e anche in Italia) un mese storico, da ricordare!

Alcuni dati ufficiali della neve avuta, essendo pochi i dati della nostra provincia ho messo anche alcuni dati di posti vicini.
Purtroppo però i rilevamenti venivano fatti solo 3 volte al mese, ossia il giorno 10, il 20 e il 28. Quindi è ovvio che l’altezza massima della neve è stata maggiore.

Eremo di Camaldoli (1111 m) 120 cm – 10 febbraio
Badia Tedalda (756 m) 90 cm – 20 febbraio
Campigna (FC) (1068 m) 87 cm – 28 febbraio
Bocca Serriola (PG – PU) (730 m) 76 cm – 20 febbraio
San Marino (652 m) 72 cm – 20 febbraio
Santuario della Verna (1120 m) 66 cm – 20 febbraio
Badia Prataglia (843 m) 55 cm – 10 febbraio
Verghereto (FC) (812 m) 46 cm – 10 febbraio
Montecoronaro (Verghereto) (FC) (900 m) 46 cm – 20 febbraio
Santa Sofia (FC) (257 m) 39 cm – 20 febbraio
Petrelle (PG) (293 m) 39 cm – 20 febbraio
Castagno d’Andrea (FI) (725 m) 39 cm – 10 febbraio
Consuma (FI) (950 m) 32 cm – 20 febbraio
Perugia (493 m) 30 cm – 10 e 20 febbraio
Montemignaio (730 m) 27 cm – 20 febbraio
Sansepolcro (330 m) 20 cm – 20 febbraio
Vallombrosa (FI) (955 m) 20 cm – 20 febbraio
Pieve Santo Stefano (431 m) 14 cm – 10 febbraio
Città di Castello (PG) (295 m) 10 cm – 20 febbraio
Vallucciole (780 m) 7 cm – 20 febbraio
Stia (479 m) 6 cm – 20 febbraio
Poggio di Loro (628 m) 6 cm – 20 febbraio

Qui, quella che probabilmente è l’immagine simbolo del febbraio 1956 in Italia: Piazza San Pietro a Roma con la neve e due sciatori. Anche a Roma si verificarono delle nevicate: la più intensa il 12 febbraio con 12 cm di accumulo. Inoltre, la stazione meteo di Roma Ciampino (101 m) segnò il record mensile di febbraio (dal 1951 ad oggi) con -6.9°c!

Simone Paolucci

Ultima modifica all’articolo: 7 gennaio 2014