Camaldoli, il nevone del febbraio 1942

Visto l’interesse dimostrato per l’articolo nevoso del periodo del febbraio 1933, di cui potete rileggere i dettagli cliccando qui, vi metto a conoscenza di un evento simile che accadde 9 anni più tardi, nel febbraio 1942, evento nevoso che fu pure più incisivo di quello del febbraio 1933 e in un contesto storico anche più drammatico, dato che è nel periodo bellico.

La neve già a gennaio si fece vedere in montagna apportando buoni accumuli (oltre 60 cm di neve per esempio all’Eremo di Camaldoli), ma in quel febbraio la neve colpì un po’ tutta la zona dell’Appennino settentrionale, con accumuli in grandi quantità specie sulle colline romagnole e a cavallo tra Romagna e provincia di Arezzo. In molte località di bassa montagna e anche di collina, la neve restò al suolo per tutto il mese di febbraio. Ad alcuni è sembrato traumatico l’evento nevoso del febbraio 2012 (febbraio 2012 è stato pure più nevoso in alcune zone), ma chissà quanto sarà stato drammatico questo evento del febbraio 1942, capitato più di 70 anni fa (non c’erano certo i mezzi di oggi) e per di più nel periodo bellico!

In quel periodo la neve veniva archiviata con un intervallo di tempo di 10 giorni, alla fine di ogni decade del mese, quindi il giorno 10, il 20 e l’ultimo giorno del mese. L’altezza neve massima avuta quindi è stata sicuramente maggiore rispetto a questi dati (minimo uguale).

Ecco alcuni dati ufficiali sull’altezza neve misurata in alcune località della nostra zona.

Eremo di Camaldoli (1112 m) 192 cm – 10 febbraio
Montelabreve (842 m) (Badia Tedalda) 152 cm – 20 febbraio
Badia Tedalda (756 m) 136 cm – 20 febbraio
Badia Prataglia (843 m) 110 cm – 10 febbraio
Consuma (1040 m) 76 cm – 10 febbraio
Vallombrosa (FI) (955 m) 40 cm – 10 febbraio

Spicca il dato dell’Eremo di Camaldoli con 192 cm di accumulo, una nevicata storica per l’Eremo, così come per altre località.

Anche di quel periodo ho trovato in rete una bellissima immagine nevosa proprio dell’Eremo di Camaldoli, in cui anche nell’immagine è stato scritto 2 metri di neve!

Ecco la bellissima immagine!

Eremo di Camaldoli 1942

C’è qualche possibilità che questa immagine in realtà sia dell’evento del febbraio 1933, ma nulla cambia nella sostanza: in entrambi gli eventi furono cumulati 200 cm (anche oltre) di neve.
Qui altre belle immagini storiche che ho trovato dell’Eremo di Camaldoli in quegli anni, non so in che anni di preciso, sono degli anni ’40.

Camaldoli anni '40 2

Camaldoli anni '40 3

Camaldoli anni '40 4

Camaldoli anni '40

Peccato non ci siano dati della zona della Burraia – Monte Falco, sicuramente ci fece tanta, tanta neve!

Per quanto riguarda le temperature, i dati della nostra provincia e zone limitrofe sono pochissimi. Questi i valori più bassi delle poche località segnalate.

Stia (479 m) minima più bassa -8.5°c, massima più bassa +1.8°c.
Cortona (393 m) minima più bassa -5.3°c, massima più bassa +1.5°c.
Città di Castello (PG) (295 m) minima più bassa -15.0°c.
Verghereto (FC) (812 m) minima più bassa -10.2°c, massima più bassa -4.5°c.
Carpegna (PU) (748 m) minima più bassa -8.9°c.

 

Alcuni dati interessanti sull’altezze neve maggiori avute in Toscana.

Passo del Cerreto (MS – RE) (1170 m) 240 cm – 28 febbraio
Abetone (PT) (1340 m) 201 cm – 28 febbraio
Barco (Firenzuola – FI) (741 m) 135 cm – 20 febbraio
Gavigno (Cantagallo – PO) (854 m) 90 cm – 10 febbraio
Marradi (FI) (335 m) 86 cm – 20 febbraio
Montecuccoli (Barberino di Mugello – FI) (660 m) 68 cm – 10 febbraio
Firenzuola (FI) (422 m) 62 cm – 10 e 20 febbraio
Orto di Donna (LU) (1100 m) 50 cm – 31 gennaio e 10 febbraio
Cantagallo (PO) (582 m) 50 cm – 10 febbraio
Maresca (PT) (1043 m) 47 cm – 10 febbraio
Fornello (Vicchio – FI) (537 m) 42 cm – 10 febbraio
Bacchionero (Barga – LU) (970 m) 40 cm – 10 febbraio
Vivo d’Orcia (SI) (800 m) 38 cm – 20 febbraio
Campagrina (LU) (850 m) 36 cm – 10 febbraio
Piancastagnaio (SI) (772 m) 34 cm – 20 febbraio
Villore (FI) (418 m) 32 cm – 10 febbraio
Cutigliano (PT) (685 m) 28 cm – 10 febbraio

 

Ma molti dati nevosi interessanti sono sicuramente quelli della vicina zona della Romagna e provincia di Pesaro-Urbino, dove già a quote collinari furono cumulati grandi quantità di neve. Ricordo che anche questi non sono accumuli massimi, ma valori che venivano misurati alla fine di ogni decade!
Ecco diversi dati, impressionanti !

Luzzena (FC) (312 m) 197 cm – 20 febbraio
Premilcuore (FC) (459 m) 180 cm – 20 febbraio
San Benedetto in Alpe (FC) (503 m) 140 cm – 20 febbraio
Sant’Agata Feltria (RN) (607 m) 140 cm – 20 febbraio
Montegrimano (PU) (536 m) 138 cm – 20 febbraio
Bocca Serriola (PU – PG) (730 m) 126 cm – 20 febbraio
Sarsina (FC) (243 m) 120 cm – 20 febbraio
Diga di Quarto (FC) (325 m) 120 cm – 20 febbraio
Casteldelci (RN) (605 m) 120 cm – 20 febbraio
Santa Sofia (FC) (257 m) 115 cm – 20 febbraio
Biserno (FC) (561 m) 112 cm – 10 febbraio
Saludecio (RN) (348 m) 110 cm – 20 febbraio
Sant’Angelo in Vado (PU) (359 m) 110 cm – 20
Alfero (FC) (626 m) 109 cm – 10 febbraio
Novafeltria (RN) (293 m) 100 cm – 10 febbraio
Teodorano (FC) (338 m) 80 cm – 10 febbraio
Forlì (34 m) 60 cm – 10 febbraio
Urbania (PU) (273 m) 60 cm – 20 febbraio
Meldola (FC) (57 m) 52 cm – 10 febbraio
Pianello (PU) (384 m) 46 cm – 20 febbraio
Cervia (RA) (3 m) 26 cm – 10 febbraio
Rimini (7 m) 18 cm – 10 febbraio

 

Qui un’immagine della neve a San Marino (Teatro Titano) quota circa 650 m, dove furono cumulati circa 150 cm di neve. Immagine trovata nel sito www.nimbus.it

San Marino Teatro Titano febbraio 1942

Spero che vi sia piaciuto anche questo reportage.

 

Simone Paolucci