L’Africa ci proverà…….

Prima di passare a quello che ci potrebbe aspettare dal punto di vista meteo a medio termine (ovvero dalla prossima settimana) ci sembra doveroso fare alcune considerazioni. Nel “pattume” mediatico (TG, giornali, ecc ecc) si sente troppo spesso parlare di estate che non c’è, anno senza estate, estate impazzita, temporali killer, grandinate ecc ecc. Forse nel passato recente (ultimi 10 anni circa) ci eravamo fin troppo ad una stagione molto calda, senza piogge per settimane se non per mesi interi complice l’eccessiva invadenza delm promontorio stabilizzante africano. Forse ai più sfugge che forse non erano quelle le vere estati Mediterranee. La classica estate mediterranea (con i vari distinguo per le varie regioni, settori microclimatici di casa nostra) contempla un clima caldo senza eccessi (salvo periodi con fiammate più calde), più stabile al sud e coste e con temporali di calore che di tanto in tanto bagnano i pomeriggi sui rilievi e talvolta sulle zone interne. Sulle Alpi addirittura questa stagione risulta essere una delle più piovose (e non certo secca!!). Di tanto in tanto qualche intrusione di aria fresca provoca dei break temporaleschi con ricambio di aria e clima più fresco. Tanto per essere chiari in questo ultimo periodo nelle nostre zone le temperature massime sono state costantemente intorno ai 30° e anche le minime difficilmente sono scese sotto i 15° (salvo le conche appenniniche): parlare di estate a singhiozzo o “non-estate” fa davvero ridere, tanto che il mese di luglio potrebbe chiudere leggermente sopramedia.

Finito questo doveroso “sermone”, passiamo a vedere cosa ci aspetta nei prossimi giorni.

Dando per scontato che il week end sarà di tipo estivo disturbato solo da leggera instabilità pomeridiana su rilievi e zone interne con qualche breve rovescio, la prossima settimana vedrà un tentativo del promontorio di alta pressione di origine africana di alzare la testa su parte delle nostre zone, probabilmente con asse occidentalizzato. Tale presa dinamica è dovuta ad una area di bassa pressione che andrà a posizionarsi in Atlantico, ad ovest del Portogallo. Un altra area depressionaria metterà piede sull’est Europeo. Una classica configurazione ad “omega” che è stata il classico delle estati di questo ultimo decennio e che è in grado di apportare roventi ondate di caldo sull’europa Mediterranea. In questo caso forse non vedremo nulla di eclatante: un aumento delle termiche e una più decisa stabilizzazione dell’atmosfera sulla nostra penisola. Vedremo in seguito se questa situazione rimarrà stazionaria o se sarà un promontorio mobile (ovvero con veloce traslazione verso est).

Alessandro Nardi.

 

Ecco le grafiche con la situazione barica per mercoledì, come descritto nell’articolo:

 

e il modello ENS che evidenzia il probabile aumento termico ma senza particolari eccessi per le nostre zone: