Picco del caldo fra domenica e lunedì!

Oggi abbiamo aperto il nostro consueto articolo con l’immagine del modello ENS su base Global Forecast che meglio di ogni altra parola riassume il tempo che ci aspetterà nei prossimi giorni. L’ondata non indifferente di caldo è ormai pienamente confermata. Ve ne sarete anche accorti dal bombardamento mediatico offerto dai vari TG nazionali e non, spesso condito da inesattezze ed esagerazioni. Come abbiamo già detto nei precedenti editoriali, tale avvezione calda di origine africana sarà innescata da un affondo depressionario di una saccatura atlantica al largo del Portogallo. Saliranno vertiginosamente i geopotenziali in quota sul bacino del Mediterraneo centro-occidentale e con essi pure l’aria inizialmente secca ma molto calda direnttamente dall’entroterra nord-africano. Fra sabato e lunedì ci aspetterà una bella risalita termica, con temperature minime molto alte lungo le coste e immediato entroterra, con sensazione di afa opprimente, con valori in molti casi sopra i 25° . Di giorno le temperature massime potrebbero sfiorare i 38-40° (domenica e lunedì), specie nelle aree continentali, tipo pianura pratese-fiorentina, valdarno superiore, aretino in genere. In alcune zone, specie Aretino, i valori di umidità, in pieno giorno, potrebbero però risultare accettabili. Nelle ore serali/notturne però il disagio dovuto all’afa, potrebbe essere dappertutto.

Fortunatamente il picco di caldo dovrebbe durare ben poco: la ripresa e il rinforzo delle correnti occidentali dovrebbe “piallare” la testa del promontorio africano e introdurre aria certamente meno calda della precedente. Questo ad iniziare dalla giornata di martedì. Non aspettatevi il fresco, però, perchè continuerà a far caldo anche se in modo un po’ più moderato. Fra l’altro questo ricambio di aria non dovrebbe essere accompagnato da fenomeni rilevanti sulle nostre zone.

Alessandro Nardi

sotto: la situazione barica per martedì con l’arrivo di aria meno calda dai quadranti occidentali in un contesto però sempre secco per le nostre zone.