Si inizia con l’anticiclone delle Azzorre, e poi?

Al normale lettore che ci legge tutti i giorni alla fine di che natura sia la figura pressoria che garantirà bel tempo estivo almeno fino a domenica poco importa. Nella comunità degli appassionati invece, tutti gli anni in questo periodo, alla prima venuta anticlonica in grande stile della stagione, salta fuori la consueta diatriba sul tipo di alta pressione che ci viene a visitare. Alcuni portali addirittura hanno preso la moda (mediatica) di dare un nome diverso tutte le volte, spesso ad effetto, dimenticandosi poi che le figure bariche stabilizzanti nel nostro comparto sono sempre le stesse: l’anticiclone delle Azzorre (di natura oceanica) e il cosidetto “anticiclone africano” (di natura continentale che va tanto di moda nelle nostre estati, specie nell’ultimo decennio). Quello che ci interesserà fino a domenica, garantendo tempo stabile e con temperature calde, ma senza troppi eccessi (al mare complice le brezze rinfrescanti, non farà poi nemmeno tanto caldo) secondo il nostro modesto parere è l’Anticiclone delle Azzorre, (sic stantibus rebus) nella sua classica disposizione per paralleli (con leggero asse sud-ovest, nord-est) con flusso perturbato atlantico che al momento se ne starà ad alte latitudini. Insomma “l’ala” orientale di questa figura barica che si spinge fino alla nostra pensiola e anche oltre:

Un cambiamento della disposizione barica potrebbe avvenire a partire da domenica sera/lunedì (ci sono ancora margini di incertezza): una saccatura atlantica si allungherà in diposizione meridiana fino alla penisola iberica rompendo il legame con l’anticiclone delle Azzorre, che rimarrà confinato in oceano. In questo modo un promontorio africano prenderà con asse sud-nord la nostra penisola. Ecco, in questo caso dovremo aspettarci la risalita molto calda dall’entroterra nord-africano:

 

Sarà una onda stazionaria sulla pensiola iberica o si tratterà solo di un feroce prefrontale in attesa che poi la saccatura evolva verso le nostre regioni riportando forti temporali specie al nord e regioni tirreniche?? Molto presto per dirlo. Nel primo caso il tempo molto caldo e stabile proseguirebbe altri giorni, nel secondo il caldo verrebbe spazzato via dall’entrata di aria più fresca di natura atlantica. Il modello americano odierno propenderebbe per la seconda soluzione, con il promontorio africano che verrebbe piegato verso oriente:

 

Alessandro Nardi