Auschwitz: la residenza della morte!

Per non dimenticare: oggi è il giorno della memoria delle vittime del nazismo e dell’olocausto.

Da un manoscritto del prigioniero ebreo Zalmen Gradowski trovato dopo la liberazione nel terreno del campo:
Ci trasciniamo nella terra pantanosa e argillosa pieni di paura e ridotti allo stremo. Stiamo per arrivare alle nostre nuove tombe, così chiamano le nostre nuove case. Prima di trascinarci fino al nuovo posto, facciamo appena in tempo a prendere una boccata d’aria e già alcuni di noi vengono presi a manganellate in testa. Dalle teste spaccate a dai volti feriti scorre il sangue. E’ il benvenuto che viene dato ai nuovi arrivati. Sono tutti sbalorditi e si guardano intorno per capire dove sono capitati. Subito ci informano che abbiamo appena avuto un assaggio della vita nel campo. Qui regna una disciplina ferrea.
Ci troviamo nel campo della morte. E’ un’isola della morte. L’uomo non viene qui per vivere ma per trovarvi, prima o poi, la propria morte.
Non vi è posto per la vita nella residenza della morte…

 

Qui potete vedere cosa scrissi lo scorso anno. Ricordo che queste sono foto che feci io nell’agosto del 2008.

Con molte delle mie foto fatte ad Auschwitz-Birkenau, quest’anno ho fatto un video.
Per chi non ci è stato, queste foto non fanno molto effetto. Discorso diverso per chi, come me, ci è stato…ancora mi chiedo come abbia potuto l’uomo essere così cattivo…

Ecco il video, accompagnato dalla colonna sonora del film Schindler’s List.

Simone Paolucci