Cronica mancanza di precipitazioni!

Non è un lamento proveniente da qualche “fissato” per il brutto tempo ma purtroppo un dato di fatto. Sono ormai mesi, che la nostra regione, viene saltata dalle precipitazioni più importanti. Ad un autunno secco e mite, sta seguendo un inverno sulla falsariga. Non fatevi ingannare dai recenti episodi alluvionali della Lunigiana, che appunto restano episodi (distruttivi) fine a se stessi e per fortuna limitati nello spazio. In alcune zone (tipo l’Aretino) l’ultimo mese piovoso oltre la media o nei dintorni di essa risulta essere Marzo 2011 (e in parte Luglio 2011) e basta dare uno sguardo a fiumi e torrenti per rendersene conto. Non parliamo della neve, quasi assente in tutto il tratto Appenninico, almeno con spessori decenti. Questa è una foto odierna della Valdiluce (comprensorio Abetonese) che ha bisogno di pochi commenti..

 

Tutto questo è dovuto, principalmente, ad una circolazione a scala generale molto penalizzante per il sud delle Alpi, il nord in genere e il versante tirrenico. L’anticiclone delle Azzorre, complice un vortice polare davvero attivo questo anno, è stato quasi sempre in posizione invadente, sempre a ridosso della penisola. In questo modo le perturbazioni e il flusso atlantico, sono passate oltr’alpe per poi finire spesso sui Balcani o comunque troppo ad est. La corrente a getto troppo tesa non ha permesso, poi, affondi meridiani con formazione di piovose ciclogenesi sul Tirreno. Come vedete dalla grafica qui sotto, riferita ai prossimi giorni, le correnti sono disposte da nord-ovest, con scivolo delle Alpi sui Balcani. Guardate l’alta delle Azzorre con il “naso” poco sopra le Alpi, a chiudere la porta occidentale (Rodano) alle perturbazioni (con conseguente foehn tepido sulla Pianura Padana occidentale). Si creano così blande depressioni sottovento, transitorie, che portano solo della nuvolaglia innocua e clima mite. Se notate la linea rossa che abbiamo tracciato, ecco, quella dovrebbe essere la posizione dell’anticiclone per permettere ai fronti di entrare decisi sui nostri mari occidentali. La linea arancione, invece, è quella della posizione “ingombrante” di cui abbiamo parlato. Uno sblocco? Difficile dirlo con esattezza, ma non manchereno certo di aggiornarvi! Intanto, al momento, possiamo dire che è una delle peggiori annate per il manto nevoso del nostro tratto appenninico.

Alessandro Nardi