Fase di alta pressione ad inizio settimana.

Buon sabato a tutti.
Sta per giungere all’epilogo questa fase con correnti occidentali atlantiche che ha apportato maggiore dinamicità e variabilità del tempo, con il ritorno, a tratti, delle precipitazioni, con temperature che si sono attestate, più o meno, sulla norma stagionale. Un ultimo impulso è giunto stanotte e ha causato delle deboli piogge specie nelle zone più interne ed orientali.
Da domenica cambierà la circolazione poiché un vasto sistema depressionario andrà a posizionarsi poco ad ovest delle coste Portoghesi. Per chi ci segue da molto tempo ormai ha imparato che con una simile mossa sulla nostra penisola la pressione tende al rialzo, ovvero una depressione che si spinge in senso meridiano su quelle zone non fa altro che far innalzare il promontorio di alti geopotenziali sui nostri settori. Un po’ come un palloncino che se lo pigi da una parte, ti si rigonfia dalla parte opposta.
Per alcuni giorni saremo quindi interessati da questa figura stabilizzante che farà risalire anche aria più calda quindi le temperature saranno destinate ad aumentare fino a valori massimi quasi estivi.
Riassumendo:
Sabato: nuvolosità residua al mattino, con deboli precipitazioni sulle zone orientali e Appenniniche. Migliora dalla tarda mattinata fino a cielo poco nuvoloso o parzialmente nuvoloso. Ventilazione debole o moderata occidentale con qualche rinforzo sulle coste. Temperature massime in aumento di qualche grado con valori intorno e poco oltre i 20 gradi.
Domenica: qualche nube bassa al mattino sulle pianure occidentali, basso Valdarno. Poco nuvoloso al mattino. Parzialmente nuvoloso sulle zone più interne al pomeriggio specie su Senese, basso livornese interno, Grossetano interno, Amiata, dove non si esclude qualche breve rovescio. Poco nuvoloso o sereno alla sera. Temperature minime in calo con valori freschi nelle conche appenniniche, massime intorno ai 20 gradi o poco oltre. Ventilazione da nord est.
Lunedì: tempo stabile e soleggiato con temperature massime in aumento.
Nardi Alessandro