L’incredibile neve del marzo 2010

Un doveroso articolo sulla neve che si ebbe nel marzo 2010.

L’inverno 2009-2010 è stato uno pei pochi inverni veri avuti negli ultimi anni. In quell’inverno infatti la neve e il freddo non sono mancati, nevicate che c’erano state già abbondanti in collina e in pianura nel mese di dicembre 2009 di cui potete vedere i dettagli cliccando qui, poi altra neve a febbraio di cui potete vedere i dettagli cliccando qui e infine tra il 9 e il 10 marzo ci fu un’altra storica nevicata in collina, con accumuli incredibili.

Martedì 9 marzo 2010 cominciò a nevicare verso le ore 14, una nevicata con intensità debole – moderata che andò avanti per ore e ore fino al mattino seguente. Sui fondovalle sotto i 300 m di quota la neve fu bagnata o mista a pioggia, la stazione meteo ufficiale di Arezzo AM che è sul fondovalle a Molin Bianco (248 m) segnò solo 1 cm di neve, ma bastava spostarsi poco più in alto in collina per trovare accumuli incredibili, considerando il periodo di quasi metà marzo.

A Palazzo del Pero a quota 405 m la neve fu di circa 30 cm, circa 40 cm alla Foce di Scopetone (526 m), circa 25 cm sui 600 m di Cornia sopra Civitella in Val di Chiana. Neve abbondante anche sulle colline di Lignano, sopra Castiglion Fiorentino e Cortona. Neve abbondante anche sulle colline in provincia di Siena.
Poca neve sui fondovalle di Casentino e Valtiberina dove anche li a bassa quota fu neve bagnata o mista a pioggia, ma bastava salire sui 500 m per trovare accumuli notevoli.
Neve che fu molto ventata e gli accumuli spesso erano variabili, perché il vento se da una parte accumula la neve, ma da un’altra la spazza via.

Quel 9 marzo 2010 la stazione meteo ufficiale di Arezzo AM (248 m) segnò temperatura minima -0.2°c e massima +2.6°, mentre più in quota l’Eremo di Camaldoli (1111 m) segnò minima -6.9°c e massima -4.0°c.

Ma passiamo ad alcune immagini che facemmo in quei giorni.

Da casa mia in zona Olmo, la mattina del 10 marzo 2010. In questa immagine si vede bene come sul fondovalle della Valdichiana che è quota 245-250 m, la neve fosse zero, ma già da dove ho scattato la foto che è quota 295 m c’erano alcuni cm di neve, misurai come massimo 6 cm la sera del 9, poi in nottata fu mista a pioggia.
Interessante anche lo “stacco” delle colline di Civitella che erano ben innevate e c’era ancora la classica foschia da neve.

Qui qualche immagine del giorno 10 marzo di Lorenzo Sestini, amministratore e fondatore del sito Arezzometeo.

Strada verso il Torrino.

Palazzo del Pero (410 m).

Foce di Scopetone (526 m).

Immagini della sera del 10 marzo al paesino di San Cassiano a quota 715 m, sopra Palazzo del Pero. Neve ventata ma sembrava di essere in un borgo alpino, con vicoli completamente sommersi dalla neve, mediamente circa 50 cm di neve.

Anche in quella occasione non ci siamo fatti mancare due passi nella zona del Monte Falco – Campigna, la montagna più nevosa di tutta la nostra zona e dell’Appennino tosco – romagnolo.
Inverno che fu molto buono per la località, con 3 mesi esatti con skilift aperto (senza neve artificiale, a tutt’oggi non ci sono impianti di innevamento artificiale sulle piste di Campigna, solo un cannone al prato del campo scuola); altezza neve massima invernale che fu di 173 cm la mattina del 12 marzo al rilevamento ufficiale ai Fangacci a quota 1479 m.

Queste alcune mie foto fatte il pomeriggio del 13 marzo nella zona dei Fangacci del Monte Falco, quota circa 1500 m.

Sul crinale del Poggio Sodo dei Conti quota 1559 m, accumulo di neve di 200 – 250 cm, come si può vedere da queste 2 immagini con i faggi molto sepolti dalla neve.

Infine, l’immagine webcam della mattina del 13 marzo 2010 al Rifugio La Capanna (1488 m), partenza dello skilift per il Monte Falco.

Simone Paolucci