Ma il freddo arriva o no???

Questa è la domanda che ci facciamo stamani a cui sarà difficile dare un risposta almeno questa mattina. Tutte le volte che si paventa, dai modelli, uno scenario freddo se non gelido, è molto divertente divagare in rete, specie nei blog di meteorologia o pseudo-meterologia e leggere chi la spara più grossa al riguardo. Ovviamente ci sono tutta una serie di motivazioni, fra le prime quelle commerciali ed economiche, ……d’altronde anche le realtà meteo o fanta-meteo o meteo-gossip devono pur sopravvivere in qualche modo e non importa se si creano illusioni oppure si fa una informazione del tutto errata, almeno dal punto di vista scientifico. Ricordiamo ai lettori che le condizioni per cui arrivi una potente ondata di gelo in Italia sono piuttosto rare (infatti invernate come il 1929 – 1956 – 1985 – 1991 – 2012 non capitano tutti gli anni!!!) e quindi già questo dovrebbe far capire che quando si parla di questo, bisognerebbe andarci coi i piedi di piombo o usare un certo equilibrio nel linguaggio e nella esposizione!

Lasciando queste divagazioni che comunque riteniamo importanti, andiamo a vedere quello che potrebbe succedere durante la prossima settimana. L’alta pressione, che ha messo le radici nel Mediterraneo, da martedì si erigerà per meridiani fino a raggiungere il nord Europa. L’asse di promontorio dovrebbe includere anche la nostra penisola. Nel contempo, una massa di aria fredda,  di estrazione artica, sempre dal nord Europa si porterà verso sud fino a raggiungere l’Europa orientale. E qui terminano le (quasi) certezze. Ora invece entriamo nel campo delle ipotesi. L’anticiclone prima citato potrebbe disporsi più per paralleli (questo in un secondo momento) coadiuvato dalla spinta dell’anticiclone delle Azzorre (vedi immagine sotto). Dal bordo meridionale di questo ponte anticiclonico potrebbe scorrere, in moto retrogrado (da est verso ovest, ovvero il contrario di come avviene di solito) aria molto fredda di matrice continentale (ben fredda ma anche molto secca). Questa è però l’ipotesi più fredda. Come potete vedere dal modello ENS lo spread fra i vari scenari è davvero molto alto e quindi l’incertezza per la fine della prossima settimana è elevatissima. Evitiamo di linkare i modelli Europei (come ECMWF) che persistono a non vedere nessuna entrata di aria fredda continentale o almeno in misura molto ridotta. E questo fa pensare che con buona probabilità l’ipotesi “gelida” paventata dal modello matematico GFS sia estrema.

Alessandro Nardi

 

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