Primavera ortolana: orto e giardino

Maggio ortolano, parecchia paglia e poco grano.

Passata la Pasqua e con la luna calante possiamo seminare di tutto all’aperto sicuri che andrà a buon fine: insalate e radicchi, ravanelli, lattughino da taglio, bietole, carote, prezzemolo, rucola ecc.

 

Prepariamo il terreno con una vangatura leggera (non più di 20-30 cm) e poi sminuzzandolo e livellando in modo che non si formino ristagni d’acqua. A questo punto spargeremo i semi, per rendere più uniforme la distribuzione possiamo mescolarli con un po’ di terra fine, accorgimento particolarmente indicato per i semi più piccoli che finirebbero altrimenti ammassati nelle buche del terreno. Ricopriamo con uno strato di terriccio o di terra fine e infine annaffiamo con un innaffiatoio a pioggia leggera per non smuovere i semi, a questo scopo io uso spesso coprire con una striscia di tessuto-non tessuto fermato agli angoli della prace, che mi assicura una innaffiatura sempre uniforme e mantiene più a lungo l’umidità necessaria allo sviluppo delle piantine.  Dopo la nascita delle piantine stesse, quando il telo lascerà vedere il verde delle foglioline, sarà ora di toglierlo lasciando libere le nuove piante di crescere.

 

Pomodori: è giunto il momento di piantare i pomodori, io mi regolo con il periodo della fine della fioritura del mio glicine, ma in ogni caso il periodo giusto ad Arezzo e dintorni è tra fine Aprile e inizio Maggio.

Prepariamo quindi le buche, affineremo la terra arricchendola di concime organico e metteremo ancora un po’ di stallatico sotto la piantina, non a contatto delle radici: non esageriamo con le concimazioni per evitare di “bruciare” le piante che toglieremo dai semenzai o dai vasetti appena comperati.

Prima di metterle a dimora innaffiamo bene i vasetti e mettiamoli in terra senza rovinare “il pane“, poi mettiamo dei sostegni oppure, se le piantine sono già alte mettiamo direttamente i pali di sostegno.

E’ importante passare il ramato nei primi giorni dopo il trapianto in modo da proteggerle dalle malattie fungine che si sviluppano proprio ora che la stagione è calda e umida e che, se non trattate, le attaccherebbero più avanti. Se la stagione è calda e piove spesso sarà bene dare periodicamente rame e, in caso di attacchi di afidi, anche alcuni trattamenti con piretro e zolfo: sono trattamenti ammessi anche in agricoltura biologica.

E’ la stagione giusta anche per piantare le altre culture che ci daranno frutti per tutta l’estate, piantiamo quindi le zucchine, l’insalata di ogni tipo, i cetrioli, il sedano, le cipolle e appena farà più caldo anche melanzane e peperoni e, per chi ha spazio, poponi e cocomeri.

Ricordatevi la rotazione delle culture e in generale di non coltivare mai le stesse piante negli stessi posti per evitare la trasmissione delle malattie e per migliorare la resa del terreno.

Fate attenzione anche all’esposizione al sole delle vostre piante evitando di mettere piante alte (pomodori, peperoni, melanzane, carciofi) davanti a piante basse come le insalate, i cetrioli o le cipolle che si ammalerebbero o comunque soffrirebbero per il poco sole che le raggiunge.

 

La Calendula (calendula officinalis) è una pianta molto rustica e facile da coltivare, si può seminare a spaglio direttamente sul terreno in questa stagione. Viene usata in giardino come pianta da bordura, ma è utile anche nell’orto perché attira gli insetti impollinatori. Inoltre il suo apparato radicale migliora il terreno e tiene lontani pericolosi parassiti, come i nematodi (minuscoli vermi che attaccano le radici delle colture).

La calendula contiene olio essenziale, sia nei fiori che nelle foglie. E’ anche ricca di flavonoidi, polisaccaridi, vitamina C. Viene usata in erboristeria e cosmetica per la protezione e la cura della pelle sotto forma di decotti e creme. E’ considerata fino dall’antichità un eccellente cicatrizzante.

Comunque è una pianta bellissima che sta bene sia nell’orto che nel giardino. Foto 6136

Buon lavoro e buona primavera a tutti gli ortolani!

Gianfranco Landini