Prime prospettive per Natale

Ancora a Natale mancano diversi giorni ma qualcosa in merito al tempo possiamo già dirvelo, anche se ovviamente non possiamo azzardare a prevederne i dettagli, specie su aree limitate di territorio come la Toscana. Su una cosa dove possiamo quasi essere sicuri al 100%: non vi saranno ondate di gelo e non farà particolarmente freddo. La dinamica circolatoria su scala Europea vede un pattern di Ao e NAO positiva, quanto basta per scongiurare scambi meridiani a carattere freddo alle nostre latitudini. Da una prima proiezione però sembra che non ci sia nemmeno l’alta pressione a garantire bel tempo: infatti il flusso altantico, già a partire dai primi giorni della prossima settimana, tenderà a guadagnare le latitudini meridionali. Sarà una erosione dei GPT lenta fino all’entrata di una insidiosa saccatura e depressione di matrice atlantica, pilotata da un profondo vortice depressionario posizionato nei pressi dell’Islanda (la cosidetta semipermanente depressione Islandese, in grade spolvero in questo periodo). Essendo le correnti di natura oceanica, già in partenza non fredde (al massimo si tratta di aria polare-marittima) è evidente che tutto ciò non porterà ad un Natale e Santo Stefano in compagnia del freddo. Al momento possiamo dire (con probabilità media) che avremo un peggioramento del tempo a partire dal 25 dicembre, con l’arrivo di nubi e piogge specie nei settori tirrenici e al nord (presto per i dettagli) con neve sulle Alpi (forse copiosa) e neve sugli Appennini ma a quote relativamente alte (nord Appennino sopra i 1400 metri). Verranno meno le inversioni termiche, le temperature minime sotto lo zero e le brinate estese ma al contempo ci sarà un discreto ricambio di aria che porterà via tutti gli inquinanti dovuti all’aria stagnante. Nei prossimi giorni ovviamente cercheremo di affinare questa che per ora è solo una proiezione.

Alessandro Nardi

nella grafica: la situazione sinottica prevista per la sera di Natale, con il flusso atlantico in grande spolvero.

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