Analizziamo la prima decade di febbraio

Partiamo subito con una piccola considerazione: anche questo anno, e forse ancora più evidente dei precedenti, debacle COMPLETA dei pseudo previsori stagionali (quelli a senso unico), con le loro megagalattiche ondate di gelo a ripetizione, nevicate storiche, geli epocali…una scorpacciata di assurdità e di pattume che ha invaso il web, i social network e talvolta anche i siti dedicati più accreditati. Sparate che mettono in cattiva luce tutto il settore e in ombra chi invece fa della meteo una passione e una scienza seria e meticolosa.

Alla fine è andata tutta al contrario…levata la settimana a metà gennaio, è stato un inverno molto mite, avaro di precipitazioni e neve. Forse il NINO eccezionalmente strong ha dato una mano ad avere una stagione così anomala, i continui sforamenti del NAM con vortice polare a mille…….o forse no. Sta di fatto che ancora le previsioni stagionali non si possono fare, almeno su aree ristrette e soprattutto vanno prese per quello che sono.

Da notare che questo trend è ormai consolidato, anche in virtù del fatto che nella prossima prima decade di febbraio non sono previste ondate di gelo (non di certo la prossima settimana) e se anche nelle successive 2 decadi arrivasse un nuovo 1929/1956/1985, (più facile vincere alla lotteria…) non cambierebbe molto la sostanza di un inverno decisamente monotono e mite.

Mettiamo qualche immagine….. questo è il Monte Falco, alla partenza dello skylift, 1630 m…. in un periodo in cui dovrebbe essere pieno di neve (web cam di Arezzo Meteo):

falco

Questo è il Passo Gardena, oltre 2000 nelle Alpi Orientali….situazione deprimente:

passogardena_nord

Dopo queste divagazioni, passiamo a vedere quello che ci aspetta nel breve termine: dopo il passaggio di una perturbazione (domenica) di nuovo rinforzo dell’alta pressione con arrivo di una bolla calda da ovest (calda in relazione alla stagione) con isoterma +15° nel Tirreno a 1500 m (tipica di giugno), per fortuna solo temporanea ma che farà passare un lunedì con temperature nettamente miti anche in pianura.

ECI0-24

Passiamo al modello ENS per sintetizzare a grandi linee quello che ci aspetterà nei prossimi giorni: della bolla mite ne abbiamo parlato sopra, ben evidenziata anche da questo modello matematico, avremo poi un calo netto delle termiche fra mercoledì e giovedì per il veloce passaggio di una perturbazione (ostacolato dalla solita invadenza dell’anticiclone delle Azzorre): da attendersi un veloce passaggio di aria fredda ma senza precipitazioni particolari (dovrebbero interessare i settori adriatici). A seguito, di nuovo ripristino della’invadenza anticiclonica da ovest (Azzorre). A lunghissimo termine (e quindi ancora con bassa predicibilità) sembrerebbero entrare le correnti nord-atlantiche, foriere di precipitazioni e finalmente di nevicate abbondanti per le Alpi. E il gelo? Per il momento nella fantasia di taluni imbonitori della meteo….

Alessandro Nardi

MS_1244_ens