Ancora disinformazione meteo!

Putroppo ancora una volta dobbiamo constatare la cattiva informazione nell’ambito delle notizie meteo. Ormai da qualche anno a questa parte, da quando l’interesse per la meteo ha avuto uno sviluppo notevole, grazie anche ad internet, si susseguono notizie esagerate ed infatizzate, quasi sempre per fare cassetta, accessi e share. Quello che ci perde è senz’altro questa scienza, ridicolizzata e ridotta a fenomeno da baraccone. Prendo come esempio questa pagina di un quotidiano a caso (non so nemmeno che testata sia e non mi interessa proprio):

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Nel titolo si parla di “gelo ovunque”. Capisco che per attirare l’attenzione del lettore a volte il giornalista di turno fa delle piccole esagerazioni, ma in questo caso penso proprio si sia passato il limite della decenza. Per ondata di gelo, senza scomodare tecnicismi, statistica ecc ecc, occorre che su buona parte del paese le temperature massime siano per larga parte della giornata intorno allo zero (o anche sotto) e che comunque l’ondata di gelo duri almeno qualche giorno. Non crediamo proprio che bastino delle nevicate a quote medio-basse nelle Alpi (cosa normalissima a quasi metà novembre) o a quote medie, medio-alte nell’Appennino (che non sono certo una rarità in questo periodo). Se poi consideriamo il fatto che anche quest’oggi quasi tutte (se non tutte) le località più importanti di pianura (o collinari) erano abbondantemente sopra i 10° (avete capito bene: sopra i 10°) veramente non si capisce cosa sia passato per la testa di questo giornalista. Fatta questa doverosa considerazione, passiamo alla meteo e a quello che ci aspetta nei prossimi giorni.

La depressione che ha dato profondo maltempo su tutto lo stivale perderà importanza anche se sarà ancora in grado di infastidire le regioni meridionali ma almeno sui nostri settori il vento di grecale comincerà a placarsi. Avremo sempre degli annuvolamenti specie in Appennino ma gli spazi con cielo più aperto saranno predominanti. Nemmeno il tempo din godersi la relativa pausa che già da giovedì sera una nuova saccatura nord-Atlantica è pronta ad impattare le Alpi, creando una depressione sottovento a sud di esse:

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Vista così sembrerebbe il remake della scorsa passata depressionaria che tanti danni e maltempo ha creato. Invece sembrerebbe che il successivo cut-off (o upper level low), stante la chiusura a nord dell’alta pressione, prenda una strada occidentalizzata, andando a penalizzare (stavolta) le regioni di ponente. La Toscana non risulterà indenne, infatti venerdì avremo un probabile ritorno alle piogge e alle nuvole come un po’ tutti i settori nord occidentali:

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da notare il vortice polare ben pimpante, (AO positiva)con flusso principale atlantico a nord di latitudine e il Mediterraneo centro-occidentale alle prese con una circolazione secondaria di bassa pressione.

Nei prossimi giorni vedremo di valutare a dovere il prossimo peggioramento.

Alessandro Nardi