Caldo torrido da record (NON AFOSO!!!)

Leggendo nei pochi ritagli di tempo che abbiamo, spesso ci imbattiamo nelle notizie date dai quotidiani nazionali e locali, sia su carta stampata che on line, non propriamente corrette. Naturalmente la notizia del giorno è appunto questa ondata di caldo record, sia per intensità che per persistenza. Sul fatto che sia eccezionale non vi è alcun dubbio, anche per il fatto che ormai records di caldo cadono come birilli da un paio di giorni. Anche la stazione di AREZZO CFR di San Fabiano ha stabilito un nuovo record portandosi a 41,8°. Purtroppo la carta stampata a volte fa molta confusione fra caldo torrido e afoso…talvolta parlando accostando pure i due termini. Quella di questi giorni, almeno sulla nostra provincia ma diciamo pure su quasi tutta la Toscana (tranne i tratti costieri per ovvi motivi) si tratta di una forte avvezione di caldo TORRIDO ovvero SECCO e assolutamente NON AFOSO. Quindi niente “afa record” come abbiamo visto scritto in qualche locandina. Nella giornata di ieri, in pieno pomeriggio, tutte le stazioni davano un valore di umidità relativa del 15-16 per cento che praticamente è un valore da “deserto”. Ulteriore prova che l’aria secca è la forte escursione termica fra il giorno e la notte, che con aria umida e prossima alla saturazione non sarebbe possibile. Stendiamo poi un velo pietoso sulle famose e ormai di moda “temperature percepite” argomento che non vogliamo nemmeno più affrontare. Alleghiamo qui sotto la mappa di previsione dell’umidità relativa dove si notano bene le zone (in giallo e rosso) con umidità bassa e le zone con colori tendenti al verde o azzurro dove i tassi di umidità sono più elevati (in genere vicino alle coste per l’influenza del mare).

rh2mz2_web_23Ma la domanda più importante è “quando finirà??”.  Consultando il modello ENS possiamo vedere che intorno al 10-11 agosto ci sia una tendenza al ribasso del quadro termico fino al rientro nelle medie (che sarebbe un bel salto!!!), fino ad allora bisognerà soffrire il caldo e nemmeno poco. Ma di questo ne riparleremo più avanti.

Alessandro Nardi.

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