Che tuoni! Continua l’instabilità pomeridiana

Del fatto che l’anticiclone delle Azzorre era troppo sbilanciato ad ovest (massimi nei pressi della Gran Bretagna) ne andiamo parlando da giorni. In questo modo la stabilità in alcune aree della penisola è un miraggio poichè ci troviamo sempre o spesso sotto il tiro di aria fresca e instabile in quota che proviene dalla periferia meridionale e orientale del campo di alta pressione. Se ieri le correnti in quota, seppur deboli, erano provenienti da nord-est e le celle temporalesche che si formavano nelle zone interne andavano poi a morire verso ovest, prendendo talvolta anche le aree quasi a ridosso delle coste tirreniche (nella foto di Lorenzo Sestini il temporale che ha preso la Valdichiana, nella parte sud-ovest della provincia di Arezzo):

 

oggi (e anche venerdì) abbiamo invece una circolazione più occidentale tanto da penalizzare più le aree della provincia di Arezzo, parte del Senese e tutta la catena appenninica con la tendenza allo spostamento dei temporali verso i settori adriatici. Fra l’altro oggi nei pressi dell’aretino c’è una convergenza di correnti da più direzioni che non farà altro che amplificare i fenomeni temporaleschi (al momento ad Arezzo è in atto un forte temporale con ben 20 mm caduti in 15 minuti). Ecco la visione del sat di poco fa, con le celle temporalesche in sviluppo sulle aree interne e appenninche della regione:

 

Ecco la mappa delle fulminazioni riferita a qualche momento fa (mercoledì pomeriggio), più frequenti su Aretino e Appennino:

 

Anche venerdì avremo una tendenza all’instabilizzazione pomeridiana anche se forse con minore veemenza rispetto a quello che sta avvenendo oggi.

Alessandro Nardi