Debole “stau” sui contrafforti appenninici

La depressione centrata all’incirca sulle Isole Britanniche sta spingendo sui nostri settori delle tese correnti occidentali. Sia ieri che oggi abbiamo avuto e stiamo avendo venti di libeccio, anche al suolo, talvolta anche intensi specie sul mare aperto e lungo le coste. Questa corrente si presenta però abbastanza secca su tutte le quote; in caso contrario avremmo avuto ben maggiore copertura nuvolosa sulla regione e invece, come possiamo vedere dal satellite, abbiamo nuvolosità medio-bassa solo lungo la cresta appenninica. Nel versante opposto, quello emiliano romagnolo, abbiamo venti di caduta e quindi dissoluzione della (poca) nuvolosità.

Ecco una immagine stellitare di poco fa dove si evince che in tutto il settore tirrenico appenninico è presente un po’ di copertura nuvolosa:

 

Ecco la disposizione dei venti a 850 hpa (1500 m circa) è l’umidità relativa, più alta in corrispondenza dei rilievi e dove quindi è più facile la formazione di nuvolosità da sbarramento orografico (stau)

 

 

Stessa carta ma più in alto, sopra i 3000 m (750 hpa), dove l’aria è ben secca e non permette la formazione di nubi

Nel week end la diposizione dei venti in quota sarà da sud-ovest e questo preannuncerà un guasto del tempo, a partire da sabato sera su alta Toscana e da domenica sul resto della regione. Accumuli più importanti, come spesso accade, sulla parte nord-occidentale della regione.

 

Alessandro Nardi