Dopo le piogge anche il freddo???

Stavolta ci spingiamo anche sul lungo termine. Che poi tanto “lungo” non è visto che parleremo al massimo di giovedì/venerdì prossimi.

Dopo il maltempo di sabato, con le intensissime precipitazioni che si sono avute specie nella Maremma Grossetana, dopo la fase instabile dei prossimi giorni (almeno fino a martedì) in compagnia del vortice ciclonico chiuso che si è isolato nel Tirreno centrale e che solo molto lentamente si colmerà, i modelli matematici (quasi tutti) ci fanno intravedere la prima discesa artica di una certa importanza verso le nostre zone. Non dimentichiamo che l’Europa orientale ha già sperimentato nei giorni scorsi una fase molto fredda con nevicate a quote basse e temperature nettamente sotto le medie.

Ecco quello che prevede GFS per giovedì: l’anticiclone delle Azzorre si eleverà per meridiani in Oceano e dal suo bordo orientale scivolerà verso sud una saccatura di estrazione artica carica di aria fredda proveniente appunto dalle latitudini artiche. Nella mappa l’aria fredda avrà quasi raggiunto l’arco alpino:

slm_gph500_eu_96

difficile capire già da ora la strada che prenderà questa aria fredda, ovvero valle del Rodano, porta della Bora oppure centrale sulle Alpi con aria fredda che resterà in gran parte sul versante nord-Alpino.

Qui di seguito la giornata successiva ma presa ad un altra altezza di geopotenziale ovvero a 850 hpa (1500 m circa) con lago freddo presente su parte di Francia, Germania, Svizzera e Austria (con nevicate a quote molto basse!) e parte di aria fredda vista tracimare anche sulla nostra penisola:

T850hPa_eu_120

 

La bassa pressione è sottovento alle Alpi per l’azione di pressione dell’aria fredda sul versante nord delle Alpi. Una strada più occidentale della saccatura potrebbe portare un’altra importante ondata di maltempo su buona parte della nostra penisola. Avremo modo di riparlarne, ma con queste termiche potrebbero essere possibili nevicate su Alpi e Appennini a quote davvero basse per la stagione.

Alessandro Nardi