Fase invernale piuttosto lunga

Piccolo aggiornamento sul medio termine e sulla prossima fase invernale che andremo probabilmente a vivere. Come già detto in altri aggiornamenti, al momento sulla nostra penisola abbiamo correnti fredde da nord-est, di matrice continentale, che hanno maggiori effetti sui versanti esposti, ovvero quelli adriatici. Da giovedì probabilmente cambieremo registro: passeremo dalle correnti continentali nord-orientali, alle correnti di aria polare marittima (e quindi meno fredde) da nord ovest. Un vasto e profondo vortice depressionario prenderà mezza Europa nord-occidentale e nelle sue spire molto probabilmente sarà inclusa la nostra penisola. Avremo il ritorno delle nubi delle piogge e della neve sui nostri Appennini, inizialmente non a quote troppo basse. Nel medio lungo termine, invece, sembrerebbe che le correnti si dispongano più con componente meridiana per un maggior slancio dell’asse anticiclonico delle Azzorre verso nord. In questo modo si pescherebbe aria di tipo artico-marittima, più fredda della gemella polare marittima. Con le giuste dinamiche e con le traiettorie ottimali si potrebbe pensare all’arrivo di nevicate a quote certamente più basse nella nostra regione. Ovviamente tutti i tasselli dovrebbero andare al posto giusto, infatti sappiamo quanto è difficile nelle nostre zone vedere la neve in pianura.

Alessandro Nardi

Nell’immagine sotto: la dinamica che potremo avere da lunedì, con arrivo di aria artico marittima nel bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Da notare la vasta circolazione depressionaria in Europa e l’alta pressione delle Azzorre con il suo asse disposto per meridiani fino quasi ad arrivare sulla Groenlandia.

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