Goccia fredda in azione dai Balcani

Stamani ce ne siamo accorti tutti, appena usciti di casa, che qualcosa era cambiato. Non tanto nello stato del cielo (praticamente quasi sereno come nel week end), ma nella ventilazione molto decisa e piuttosto fredda per la stagione. In verità il vento ha iniziato ha spirare già nella serata di ieri e c’è stato pure qualche passaggio nuvoloso che in alcune zone della catena appenninica (comuni oltre spati acquee come Sestino e Badia Tedalda) è venuta anche un po’ di pioggia. Cosa è successo? Il dominio anticiclonico è stato parzialmente attenuato da una goccia fredda in quota proveniente dall’area balcanica (in pratica un centro di bassa pressione alla quota isobarica di 500 hpa, con termiche abbastanza fredde, anche -24° a 5500 m circa, con scarsa rispondenza al suolo) e ha prodotto  (e lo sta facendo anche in queste ore) un peggioramento del tempo specie nei versanti adriatici e al meridione. Nelle nostre zone c’è da attendersi molto vento di tramontana, in parziale attenuazione durante la prossima notte, per poi probabilmente riprendere nella giornata di martedì. Gradualmente questa goccia fredda in quota si colmerà e si sposterà ulteriormente verso sud e contemporaneamente cesseranno i venti freschi, con l’alta pressione sub-tropicale di nuovo protagonista almeno fino a venerdì. Per il prossimo week end regna l’incertezza, ci potrebbe essere un peggioramento del tempo, almeno nel nord-italia, per l’avanzamento di una saccatura atlantica e per un concomitante ritiro dell’alta pressione. Ma non è detto che vada così. Ne riparleremo.

Alessandro Nardi

Ecco una carta puntata alla quota isobarica di 500 hpa con riportate le termiche e l’altezza di geopotenziale. Notiamo il “buco barico” in quota proveniente dai Balcani

Ecco una foto del sat di poco fa, con lo stau sulle alpi occidentali indotto dalle correnti da est, il fronte che agisce al sud, e lo stau sull’appennino versante adriatico