Il cielo estivo! Il cigno

IL CIGNO
Le costellazioni estive
Ci avviciniamo al solstizio d’estate e guardando il cielo la sera vediamo in prima serata l’Orsa Maggiore dominare quasi allo Zenit, mentre più in basso verso Nord si vede venir su la grande doppia W di Cassiopea, ma se aspettiamo qualche ora vedremo la Via Lattea riempire il cielo estivo e proprio al centro ,dove questa sembra dividersi in due grandi fiumi di stelle, ecco il Cigno che ad ali spiegate si staglia in mezzo a questo mare di stelle, accanto alla costellazione e subito fuori dalla Via Lattea, Vega, la stella più brillante del cielo estivo che splende come un diamante quasi allo Zenit nella Lira.
Questa fulgida stella che sarà la nuova polare tra qualche milione di anni, forma con Deneb nel Cigno e Altair nell’Aquila il cosiddetto triangolo estivo. Questa immaginaria figura celeste insieme alla Via Lattea ci accompagnerà fino alla fine dell’estate. Seguendo la striscia della Via Lattea a partire dal Cigno si incontrano L’Aquila, il Sagittario e lo Scorpione e qui, in prossimità del centro galattico, la struttura diventa ancor più ricca e complessa anche osservata con un binocolo o un piccolo strumento .
Ancora alta sull’orizzonte di ponente possiamo vedere la rossa Arturo nel Bifolco (Bootes) vicino alla Corona Borealis, mentre a Sud-Ovest spicca la fiamma rossa di Antares nello Scorpione.
Il Cigno immerso letteralmente nella Via Lattea è legato al mito di Fetonte, giovane figlio di Apollo e di Climene che volendo un giorno guidare il carro del Sole provocò un enorme incendio e Giove lo precipitò nel fiume Po, ma poi impietosito da Cnido, re dei Liguri e grande amico del giovane sollevò quest’ultimo in cielo trasformandolo in un cigno ad ali spiegate a simbolo perenne dell’amicizia. Così come noi lo vediamo immobilizzato in una costellazione bellissima gremita di astri radiosi e solcata dalla Via Lattea, vaporosa e indelebile traccia dell’incendio celeste provocato da Fetonte. Altri videro nel grande uccello ad ali spiegate lo stesso Giove trasformatosi in Cigno per conquistare la bella Leda, mentre per gli arabi era Al Dajajah ( l’oca) o anche l’Al Tair al Arduf (l’aquila volante).
Il Cigno è orientato da NE a SW con la bella Albireo che ne disegna il capo all’estremità meridionale mentre Deneb, la più luminosa è all’estremità della coda, ben sei stelle di prima grandezza disegnano le ali formando una grande croce sullo sfondo della Via Lattea.
Deneb, distante da noi 1600 anni-luce è una delle più grandi supergiganti bianche ed è 60mila volte più splendente del Sole mentre la sua massa è di 25 volte maggiore: se si collocasse al posto del nostro sole arriverebbe all’orbita di Venere, il suo diametro è di 90 milioni di chilometri. Deneb irradia una quantità spaventosa di energia che in poco tempo, circa 20mila anni, la trasformerà in una gigante rossa.
L’altra stella più rappresentativa del Cigno è Albireo, si tratta di un sistema binario facilmente sdoppiabile con un buon binocolo o un piccolo strumento, la stella maggiore è un astro dorato mentre la compagna splende di luce biancoazzurra e per contrasto col bagliore emanato dalla maggiore, assume una tinta di blu carico. Miss Clerke le definì un topazio per la primaria e uno zaffiro per la più debole. Nella costellazione sono visibili altre meraviglie, come le due cefeidi, stelle variabili pulsanti, oltre a numerose galassie, residui di novae, supernovae e ammassi stellari. Ai confini del Cigno vicino alla Volpetta (Valpecula) si estende il celebre campo di nebulose, un intrico di trine vaporose disposte quasi in cerchio chiamato “Velo Nuziale” o anche “Nebulosa del Velo”. Bellissimo è anche “l’Anello del Cigno” un gigantesco involucro di azoto e ossigeno originatosi trecento secoli or sono da una violentissima esplosione. Non possiamo dimenticare l’ammasso aperto M29 e la nebulosa “diffusa” Nord America e vicino a Deneb ancora l’ammasso aperto M39 che conta una trentina di stelle.
Infine ancora Vega vicina al Cigno nella Lira che splende di luce bianchissima come un diamante e che sarà il nostro riferimento per tutta l’estate allo Zenit intorno a mezzanotte.
Concludo con le posizioni dei pianeti: alla sera ben visibile nella Vergine, verso Sud, Saturno con i suoi anelli tornati visibili, mentre gli altri pianeti: Giove, Marte e Venere sono osservabili solo nelle ultime ore della notte poco prima dell’alba.
Appuntamento da non mancare: il 15 Giugno eclisse totale di luna , buone osservazioni e buona estate a tutti.

Gianfranco Landini