Il nucleo più freddo si fermerà a nord delle Alpi

Nel precedente editoriale avevamo parlato dell’arrivo, all’incirca per giovedì prossimo, di una saccatura fredda di estrazione artica proveniente dal nord Europa. Ad oggi possiamo confermare questa previsione. Già dal satellite è visibile il fronte freddo associato alla saccatura che sta scendendo di latitudine e che entro giovedì avrà preso possesso di gran parte dell’Europa centrale fino ad addossarsi alla catena alpina. Sempre dal satellite, è possibile ancora notare la circolazione depressionaria all’altezza dell’Italia centrale in lento dissolvimento:

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Dalle analisi in nostro possesso possiamo dire che l’affondo depressionario sarà solo parziale. O meglio: l’aria fredda interesserà solo marginalmente gran parte della nostra penisola facendo scendere i termometri sui settori alpini, nord in genere e parte delle regioni centrali (quelle più a nord, Toscana compresa, ma si tratterà più di fresco che di freddo vero e proprio). Al sud addirittura ci potrà essere il richiamo caldo della depressione con temperature in aumento. Come possiamo vedere dalla prossima immagine, la nostra regione sarà complessivamente sotto il tiro di correnti da libeccio (sud-ovest in genere) e sarà coinvolta (giovedì sera, venerdi) dal peggioramento con dei rovesci:

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Nei successivi giorni, la saccatura, ormai isolata dal flusso principale (per la rimonta a nord dell’alta pressione) invece di progredire verso sud-est, rimmarrà più o meno stazionaria sull’esagono francese avvettando sul centro nord umide correnti da sud-ovest (e più miti), quindi ci aspettiamo un week end con tempo incerto ma non necessariamente piovoso (previsione da rivedere più avanti). Quindi possiamo dire che la parte più fredda di questo peggioramento rimmarrà a nord delle Alpi. Ovviamente su questo settore ci saranno delle nevicate anche a quote basse per la stagione.

Attenzione ai venti forti di libeccio giovedì sul tratto costiero a nord di Livorno e ovviamente sul mare aperto!Più riparata la Maremma protetta dalla catena montuosa della Corsica.

Alessandro Nardi