L’inverno si riprende in questo febbraio.

Dopo un mese di gennaio che ha chiuso in anomalia termica positiva (vedremo in un secondo momento di quanto), che ha avuto a volte dei connotati primaverili e a volte dei connotati autunnali, il nuovo mese sembra proporre scenari più normali per la stagione invernale ancora in essere. Una saccatura atlantica romperà il dominio anticiclonico ed entrerà di gran carriera nel bacino centro occidentale del Mediterraneo. La saccatura, che in un primo momento avrà un asse piuttosto occidentale, introdurrà sulle nostre zone aria più fredda di origine polare marittima e sarà la causa, oltre che di un raffreddamento termico, di nevicate sui rilievi a quote via via sempre più basse. Attenzione! Non si tratterà affatto dell’arrivo del gelo. Come possiamo vedere dal diagramma termico previsto a 850 hpa (1500 m di quota) sulla verticale del nostro tratto Appenninico, le temperature non scenderanno poi di tanto, attestandosi su valori di poco sotto le medie. Per parlare di ondata di gelo bisognerebbe scendere a valori (sempre a questa quota isobarica di riferimento) sotto i -8/-10 gradi (poi bisognerebbe anche capire il tipo di avvezione, se marittima o continentale). Per il momento la fase più perturbata del prossimo peggioramento sembrerebbe quella fra venerdì e sabato (notare il picco precipitativo) quando i nostri settori montani potrebbero fare il pieno di neve.

Alessandro Nardi

Tags:
,