Lunedì: altro peggioramento in arrivo

Come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, siamo entrati in una fase del tempo dai connotati invernali dopo un lungo periodo mite, spesso umido e piovoso. Nella giornata di sabato di è fatta rivedere pure la tramontana, la grande assente di questo inverno, che ha contribuito a far diminuire drasticamente i tassi di umidità. La neve è ricomparsa (finalmente) su tutta la catena appenninica facendosi però ancora desiderare sui rilievi sub-appenninici ancora privi di neve o quasi. Nella giornata di lunedi arriva un nuovo peggioramento dal nord atlantico sospinto da aria polare marittima. Questo tipo di massa di aria, proveniente dal Canada / Groenlandia, in partenza risulta ovviamente fredda ma nel suo passaggio su tutto l’Oceano Atlantico viene decisamente stemperata, quindi non ci aspettiamo chissà quale avvezione gelida come magari qualcuno si potrebbe aspettare. Abbiamo riassunto la situazione del prossimo guasto del tempo in questa cartina:

CARTINA

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Le nubi dovrebbero già arrivare nella prossima notte. Le piogge a partire dalla mattinata, in estensione da ovest verso est. Capitolo neve: qui come al solito si incontrano le massime difficoltà di elaborazione della previsione. Noi del nostro portale NON crediamo a nevicate in pianura poichè non ci sono affatto le condizioni termiche ne al suolo ne in quota. Pensiamo a delle nevicate intorno ai 700/900 metri inizialmente e con il passare delle ore abbassamento della quota per arrivo di aria più fredda fino a quote collinari (500 metri). Qualcosa più in basso nelle valli più interne appenniniche ma a fine episodio, quando le precipitazioni dovrebbero scemare.

Queste le precipitazioni previste secondo il LAM fornito da MeteoTitano:

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Anche secondo questo modello ad alta risoluzione di precipitazioni in pianura non sono previste. Neve che invece sarà possibile nella nottata su martedì sulle zone di pianura Emiliane/Romagnole.

Medio Termine: altro peggioramento in vista per la giornata di mercoledì per una nuova depressione altantica che andrà in fase iniziale a piazzarsi sul Golfo del Leone:

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questa richiamerà correnti sciroccali con aumento termico in quota perlomeno al centro-sud. Nella fase inziale potrebbe regalare nevicate fino a bassa quota anche nelle pianure interne Toscane, specie su Garfagnana Lunigiana e alto Mugello (a causa del freddo accumulato nella precedente giornata) prima che le correnti meridionali scalzino lo strato freddo. Di questa evoluzione però preferiamo parlarne più avanti quando saranno più chiare le termiche sui vari stratio atmosferici.

 

Alessandro Nardi