Lungo termine: circolazione secondaria

Sta giungendo molto faticosamente all’epilogo questa fase del tempo dominata da intense correnti di grecale che nei giorni scorsi hanno creato notevoli disagi e danni nella nostra provincia (e in generale su tutta la nostre regione). Non si ricordano, almeno negli ultimi 10/15 anni raffiche di vento così intense con punte che sono arrivate a superare in qualche caso i 150 km h e comunque diverse volte i 100 km h.

Passiamo oltre e guardiamo quello che ci potrebbe aspettare nel lungo termine, ovviamente prendendo quello che scriviamo con le “pinze” e con le dovute cautele. Dalle elaborazioni modellistiche sembrerebbe prendere piede nel bacino meridionale del Mediterraneo una insistente circolazione depressionaria secondaria.  Questi gli attori:

1) vortice polare bello forte e con asse sul Canada/Nord America

2) alta pressione delle Azzorre con disposizione paralleli ma con asse sud ovest – nord est a latitudini piuttosto elevate.

3) flusso atlantico umido e perturbato che conseguentemente scorre al di sopra dell’anticiclone e quindi a latitudini elevate senza interessare quindi le nostre zone per diverso tempo (frecce nere)

4) alta pressione Russa che si collega con il collega Azzorriano formando un ponte anticiclonico abbastanza solido (ponte di Woejkoff)

5) circolazione secondaria su Mediterraneo centro orientale che spinge masse di aria fredda da est verso ovest prendendo in buona parte anche la nostra penisola.

Effetti: ci aspetta quindi un periodo di tempo complessivamente secco per le nostre zone, senz’altro senza l’entrata di fronti atlantici, con insistenza di correnti nord-orientali fredde e con annuvolamenti su settori appenninici e adriatici.

Alessandro Nardi

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