Lungo termine: si rivede l’alta pressione

Come avevamo previsto nei precedenti articoli, le correnti miti oceaniche da sud ovest, hanno decisamente mitigato le temperature, che si sono portate su valori quasi primaverili: sia sabato che oggi abbiamo passato agevolemente i 15° e anche di notte non si soffre di certo per il gelo, anche se di tanto in tanto qualche schiarita notturna ha riportato al ribasso le temperature. Tempo mite si, ma non del tutto stabile: la curvatura delle correnti, blandamente ciclonica, ha permesso l’arrivo di corpi nuvolosi in sequenza, spesso sterili. Un tipo di circolazione molto deleteria per la neve in montagna e per la tenuta del manto nevoso, una disdetta per le nostre stazioni sciistiche che non possono nemmeno sparare la neve artificiale. Guardiamo la situazione del tempo della prossima settimana prendendo come base il modello “ensemble” di GFS. Come possiamo vedere fra lunedì e mercoledì saremo raggiunti da due deboli peggioramenti atlantici, con annesso calo termico (nulla di eclantante, torneremo in media…). Poi è molto probabile l’avvento dell’anticiclone con un netto contributo subropicale in quota (questo da giovedì): in questo frangente avremo tempo bello e mite di giorno, freddino, per le inversioni termiche, durante la notte. Sarà possibile rivedere la nebbia sulle valli interne durante la notte e il primo mattino, più insistente sulla Valdichiana. Questa fase durerà qualche giorno, poi entriamo nel campo delle ipotesi (notare che i clusters del modello seguono varie strade), con possibilità che l’inverno, per il momento in pausa di riflessione, ricominci a fare la voce grossa. Alcune teleconnessioni e movimenti stratosferici (che in questo articolo evito di commentare) sembrerebbero confermare questa tendenza. Vedremo nei prossimi giorni, intanto godiamoci questa fase mite anche se non è proprio il massimo per le stazioni turistiche invernali.

Alessandro Nardi