Medio termine: di nuovo l’alta pressione

Non ci aspettavamo molto in termini di precipitazioni da questo fronte freddo con traiettoria non proprio adatta alla nostra regione. Si sono avuti dei temporali e dei rovesci ma in altre zone la pioggia non è caduta e ci vuole ben altro per uscire da questa fase siccitosa. L’aria artico-marittima giunta sulla nostra penisola però ha portato un repentino calo termico che abbiamo ben notato tutti dalle minime di questa mattina abbastanza fredde (alcune conche hanno fatto registrare valori intorno allo zero, addirittura -0,3° a Palazzo del Pero!) e comunque anche i valori massimi, malgrado la bella giornata di sole, si sono portati di poco sopra i 20° (nei giorni scorsi stavamo a parlare di valori anche di 30°). Nella prima parte di domenica un ulteriore impulso artico instabile scorrerà lungo l’appennino e il versante adriatico (con valori rilevanti di -28° a 500 hpa, poco sopra i 5000 metri) e potrebbe instabilizzare l’atmosfera provocando annuvolamenti e forse qualche rovescio (perchè no, nevoso in alta quota) nelle zone più interne vicino allo spartiacquee emiliano-romagnolo. Sarà l’ultimo colpo di coda di questa fase, poi da lunedì pressione in ripresa per merito dell’anticiclone delle Azzorre che ci regalerà altre giornate stabili soleggiate e con temperature diurne in ripresa. La classica ottobrata ma che purtroppo fa seguito ad una siccitosa e calda estate settembrina. Basta vedere i corsi d’acqua e rendersi conto che occorrerebbe una bella inversione di marcia di stampo più autunnale, ma ovviamente possiamo solo sperare perchè di certo non possiamo comandare la natura. Dalla foto satellitare di questo momento possiamo notare l’effetto stau delle correnti da nord che impattano sulle alpi, con nevicate sulle zone confinali e con i cieli sereni sui versanti sub-alpini.

Alessandro Nardi

Nella grafica: l’alta pressione delle Azzorre che ha preso buona parte del Mediterraneo