Nessuna ondata di gelo in arrivo.

La fortuna del nostro portale è quella di mantenere sempre la calma e di dare sempre informazioni equilibrate e con un certo grado di attendibilità senza farsi trascinare dalla moda di raccattare click a destra e a sinistra per poi, alla fine, subire spesso delle batoste previsionali. Avevamo parlato nei giorni scorsi di un cambio di circolazione a cavallo del nuovo anno, con un anticiclone che avrebbe “osato”  troppo ma che questa mossa poteva non avere troppe conseguenze, in termini di freddo, per le nostre zone. Così sarà, per buona pace di chi si attendeva il gelo sulla nostra penisola a 10 giorni di distanza. Per la verità i modelli matematici non hanno mai visto l’entrata franca del gelo sulla nostra penisola, quindi non abbiamo ben capito la grande enfasi di taluni articoli comparsi nei giorni scorsi. La fase gelida, veicolata dalla formazione di un anticiclone Scandinavo, riguarderà l’Europa centro-orientale, in Italia arriveranno solo alcuni spifferi a partire dal 30 dicembre, con attivazione di deboli correnti di grecale che comunque avranno il merito di porre fine alla formazione delle nebbie. La vera notizia potrebbe essere che, a partire dal 3 gennaio, arriveranno le perturbazioni atlantiche, sospinte da un flusso ben più basso di latitudine rispetto ai giorni scorsi, accompagnate dalle sospirate precipitazioni e dalla neve in montagna, sulle Alpi e Appennini (qui solo a quote medie).

Sotto: le ENS riferite alla nostra provincia dove si nota un ritorno a condizioni termiche normali in quota seguito da temperature un po’ più miti ma in un contesto piovoso

MS_1244_ens

Sotto: ecco dove arriverà il gelo: sui Balcani e questo è il diagramma relativo a Sofia, in Bulgaria. Anche qui il gelo sarà piuttosto effimero….seguito da ben più miti correnti atlantiche.

 

Alessandro Nardi

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