Pausa più stabile ma venerdì arriva un moderato peggioramento

Prima di passare al quadro previsionale sul breve termine, volevamo farvi vedere questa foto scattata ieri (martedì) nei pressi della periferia nord di Arezzo con panoramica sul temporale intenso che ha colpito soprattutto la zona sud est del comune con cumulate anche superiori ai 50 mm. Sullo sfondo, dove il cielo è più cupo, in teoria si doveva vedere il monte Lignano (sud della città) ma evidentemente le precipitazioni erano così forti che la visuale è sparita sotto le virghe piovose.

Fatto questo preambolo, come avevamo annunciato nel precedente articolo, il tempo volgerà alla parziale stabilizzazione, almeno fino a giovedì compreso. Oggi (mercoledì) non mancheranno però i soliti annuvolamenti convettivi nelle aree interne e montuose della regione, poichè si farà ancora sentire la goccia fredda in quota che ormai è in ulteriore spostamento verso sud-est. Nel pomeriggio sera quindi sarà possibile ancora qualche rovescio o temporale. Tempo decisamente migliore sulle coste con rischio rovesci azzerato. La pausa con tempo relativamente stabile dovuta ad un debole promontorio di alta pressione comprenderà anche giovedì, ma ben presto una saccatura in discesa dal nord-atlantico spazzerà via questa tenue protezione pressoria. Essa sarà associata ad un fronte freddo che nella giornata di venerdì valicherà le alpi apportando un peggioramento specialmente fra nord-est e regioni centrali specie lato adriatico con qualche rovescio o temporale.

Dovrebbe essere un guasto piuttosto rapido con successiva entrata di aria più fredda e secca di origine nord-atlantica. Non è ancora chiaro se fra domenica o lunedì sarà possibile l’ulteriore arrivo di un altro impulso perturbato oppure l’alta pressione in rimonta chiuderà i “rubinetti” con deviazione dei fronti verso i Balcani. Quello che sembra evidente è che la stabilità duratura non Mediterraneo centrale è ancora lontana. Anzi, sembra importante un peggioramento di tipo merdiano nella successiva settimana con forte maltempo in arrivo. Ne avremo modo di parlarne nei prossimi articoli.

Alessandro Nardi