Più freddo a partire dal prossimo week end? Può darsi!

In questi giorni, che precedono le festività natalizie, tutti si chiedono dove è il freddo e la neve, perlomeno sulle nostre montagne. In effetti il clima è stato mite con caratteristiche molto autunnali, con cieli spessi solcati da nubi, venti miti e alla fine poche piogge (almeno su alcuni settori più interni della regione). Questo perchè la circolazione a grande scala sull’europa è di tipo zonale (o semizonale a seconda dei momenti) e le masse d’aria che arrivano alle nostre latitudini sono umide e miti, complice una corrente a getto molto tesa che non consente ondulazioni pronunciate (tipico pattern AO+ e NAO+). Fino a venerdì prossimo cambierà molto poco, proseguirà questo trend mite con corpi nuvolosi che si succedono in sequenza. Uno più deciso agirà lunedì 12, con alcuni rovesci o temporali (specie aree tirreniche) e un certo calo termico che consentirà qualche nevicata anche in Appennino (quote però elevate).

Verso il prossimo fine settimana ecco arrivare una ondulazione delle correnti più decisa, con una parziale elevazione dell’anticiclone delle Azzore verso nord (per meridiani e non per paralleli come avviene  in questi giorni). La depressione sulla scandinavia così veicolerà dell’aria fredda di estrazione nord-atlantica verso la Francia e poi, se i modelli rimangono quelli di oggi, verso l’Italia, prendendo la strada della valle del rodano in un primo momento e dalla bora in un secondo momento. Se così andasse arriverebbe una situazione invernale, con nevicate finalmente a quote decenti per la stagione anche sul nostro tratto appenninico. Non resta che aspettare qualche giorno per avere delle conferme al riguardo. D’altronde per ora si tratta solo di qualcosa di più di una supposizione, visto che manca una settimana.

Alessandro Nardi

ens/spaghetti della Toscana orientale, dove si può notare il trend al ribasso delle termiche a 1500 m di quota