Possibile peggioramento mercoledì

Quello che balza più agli occhi degli appassionati del settore è stata la scarsità di precipitazioni in questi ultimi due mesi dopo un autunno e inizio di inverno scorsi con precipitazioni piuttosto abbondanti. Questa che sta finendo, verrà ricordata senz’altro come una delle primavere più siccitose degli ultimi 10 anni in Toscana. Il deficit pluviometrico ben difficilmente verrà recuperato nella prossima stagione (estate) notoriamente secca e calda nelle nostre zone. Detto questo, passiamo a vedere cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni. Dando uno sguardo ai modelli matematici, notiamo che già domani una saccatura atlantica si farà strada dalla Francia. Tale saccatura verrà quasi subito “strozzata” dall’alta pressione delle Azzorre (che si allungherà di nuovo per il senso dei paralleli) e si isolerà a cut-off (letteralmente “tagliata fuori” ) nei pressi del Golfo Ligure. Da qui, invece di procedere verso sud-est come molti si aspetterebbero, con moto retrogrado muoverà i suoi passi verso la penisola iberica. Dopo quasta fase, il tempo nel Mediterraneo però non sembra migliorare di netto poichè rimarrà una sorte di palude barica visto che i massimi dell’alta pressione sembrano prediligere le alte latitudini. Una conseguenza di questo potrebbe essere la instabilità latente nei pomeriggi nelle zone interne. Ricapitolando, già martedì si avranno le avvisaglie del cambiamento con l’arrivo delle nuvole, e questo sarà più manifesto nella giornata di mercoledì, con la rotazione della ventilazione dai quadranti meridionali e l’avvicinamento dell’area depressa. Temporali e precipitazioni più decise saranno possibili con maggiore probabilità sui settori della Toscana centrosettentrionale, più ai margini (almeno per quello che sembra ora) la bassa toscana. Domani proveremo a dare maggiori dettagli circa questo peggioramento.

Alessandro Nardi