Prosegue la fase instabile

Dal punto di vista sinottico in questa prima parte di settimana abbiamo avuto la latitanza dei campi anticiclonici sulla nostra penisola. L’anticiclone delle Azzorre sonnecchia in pieno atlantico e non spinge il suo ramo orientale verso est, un altra cella anticiclonica, molto vasta, agisce sul nord Europa. Dalle nostre parti abbiamo un campo di pressioni medio basse che come conseguenza principale apporta un tipo di tempo inaffidabile, seppur senza la presenza di depressioni ben strutturate e tanto meno di perturbazioni atlantiche organizzate. Il flusso delle correnti si presenta ancora da ovest o sud ovest. Il clima in questo contesto di presenta gradevole, senza caldo in eccesso ma con l’incognita di un tempo estremamente variabile e soprattutto inaffidabile, che comporta oltretutto una difficoltà previsionale molto elevata. Il classico tempo da “tripla” ovvero nell’arco della giornata sono possibili tutte le opzioni. Si passa dal sole, all’arrivo (o formazione) delle nubi e rovesci e di nuovo il ritorno del sole. Ricordiamo (ancora una volta) che il mese di maggio, almeno per quanto riguarda la zona di Arezzo, vede una media di 80 mm di pioggia e che quindi risulta, almeno nelle statistiche, un mese abbastanza piovoso, anche se le precipitazioni in maggior parte sono dovute all’instabilità e alla convenzione più che al passaggio di vere e proprie perturbazioni.

Nella seconda parte della settimana (week end compreso) avremo un certo cambio circolatorio, ma la sostanza (ovvero la presenza di instabilità) non cambierà:

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L’anticiclone delle Azzorre proverà ad allungarsi fino alla Scandinavia, bloccando le correnti instabili/perturbate occidentali. Sul suo bordo orientale però scorrerà aria più fresca (e sempre instabile) dal nord europa. Il target potrebbe essere la nostra penisola che proprio nella giornata di sabato potrebbe vedere una recrudescenza dei fenomeni instabili, esaltati anche dalla possibile formazione di un minimo depressionario al suolo sull’alto Tirreno, in spostamento nei giorni successivi verso sud est. La penisola si troverà in una conca depressionaria, specie meridione, lato adriatico e dorsale appenninica. Inutile aspettarsi ne il gran caldo, ne tantomeno il tempo sempre soleggiato. Al momento la giornata migliore sembrerebbe il 2 giugno (giorno festivo) ma il tempo che ci separa da tale data è davvero molto per poter fare una previsione attendibile. Comunque in questi casi le zone più penalizzate sono spesso quelle interne, le coste potrebbero vedere un tempo migliore. Un cenno sulle termiche: è ovvio in questo contesto con correnti settentrionali, avere valori un po’ sotto le medie, soprattutto nelle zone colpite da eventuali rovesci o temporali. Seguite tutti gli aggiornamenti e non scoraggiatevi troppo: ombrello a portata di mano ma le fasi con tempo migliore non dovrebbero mancare.

Alessandro Nardi.