Qualcosa potrebbe smuoversi la prossima settimana.

Buongiorno a tutti e buon risveglio in questa mattinata serena, disturbata solo da qualche velatura di passaggio. Ancora freddo inversionale nelle vallate incassate dell’Appennino e delle zone più interne (Palazzo del Pero forse la più fredda con -2.5°, non siamo stati a controllare tutte le stazioni), clima più mite nei pressi delle coste e sui rilievi. Come potete vedere l’immagine del satellite riferita a poco fa, abbiamo la presenza dell’anticiclone delle Azzorre ben disteso per paralleli fino a coprire anche la nostra penisola per intero, un classico dell’accoppiata teleconnettiva AO+ / NAO+, con depressioni profonde che agiscono sul nord Europa e flusso atlantico che scorre da ovest verso est senza particolari ondulazioni.
Il tempo per oggi è presto detto: cielo sereno o poco nuvoloso su tutta la regione con temperature massime primaverili.
Per domani è atteso un ripristino di correnti più umide da libeccio con arrivo di nuvolaglia sterile un po’ su tutta la regione (forse si salveranno le aree Appenniniche confinali). Non crediamo a precipitazioni o comunque non statisticamente rilevanti. Probabile rialzo dei valori minime almeno sul nord ovest della regione, massime comunque miti.
La nostra attenzione però è rivolta alla prossima settimana quando il campo di alta pressione potrebbe subire un ridimensionamento e favorire l’abbassamento del flusso zonale atlantico. Come potete vedere dalla seconda immagine potrebbe entrare una saccatura nord atlantica con inserimento di aria più fredda di tipo polare marittima con peggioramento generalizzato del tempo anche sulla nostra regione. Al momento più di questo non possiamo dirvi anche perché andrà valutato bene l’inserimento di questa saccatura sulla nostra penisola, quanto sarà veloce e se sarà in grado di creare una ciclogenesi depressionaria al suolo tale da dare precipitazioni di una certa importanza. Almeno si intravede, nel medio e lungo temine, qualcosa di diverso rispetto a quello che ci siamo abituati a vedere in tutto questo mese di febbraio.
Alessandro Nardi