Quei “sassi” che regnano sovrani…

Quei Sassi che regnano sovrani, baluardi appenninici a nord – est della nostra provincia e della Toscana: il Simoncello (1221 m) e il Sasso di Simone (1204 m). Siamo nel comune di Sestino, in una zona di confine tra provincia di Arezzo (Toscana), provincia di Rimini (Romagna) e provincia di Pesaro-Urbino (Marche).

Già Carlo Palazzini tempo fa fece un bellissimo reportage su questa zona, che potete rivedere cliccando qui. Io domenica scorsa ho ripercorso quei sentieri in maniera analoga, andando sulla vetta di entrambi i “sassi”. Distanza percorsa circa 16 km.

La zona è caratterizzata dalla forma particolare dei due sassi e dai numerosi calanchi che si incontrano lungo il percorso, il paesaggio è molto bello e particolare.
I calanchi sono quasi tutti sul nostro versante aretino, la vetta del Simoncello (1221 m) è nelle Marche e la vetta del Sasso di Simone (1204 m) è nella nostra provincia.

Partenza del percorso da Miratoio (831 m), paesino romagnolo accanto al confine di Sestino, percorriamo il sentiero di crinale CAI 17.
Molti campi sono usati per il pascolo dei bovini. Tutta questa zona è Riserva Naturale.

s 001

s 003

Uno sguardo verso la Romagna.

s 010

s 016

Si iniziano a vedere i calanchi e i due sassi, il Simoncello sulla sinistra e il Simone sulla destra.

s 006

s 013

Le vallate formate dai calanchi sono davvero particolari.

s 014

s 015

s 017

s 018

s 022

s 024

s 026

Un tratto di sentiero in pieno bosco aggira il Simoncello da nord e poi sul lato est c’è il sentiero che sale sulla cima. Fate attenzione perchè alcuni tratti, specie gli ultimi 50 metri di dislivello, sono quasi da arrampicata su roccia, per tenersi lungo il percorso c’è anche un cavo d’acciaio. Sconsigliabile per chi soffre di vertigini, per i bambini e quando è bagnato; fare con scarpe da trekking, sconsiglio scarpe da ginnastica.
In questi punti ho preferito non fermarmi e quindi non fare foto.

Questo il pianello sulla vetta.

s 041

Ne vale la pena arrivare in vetta.
Qui il tratto di crinale verso Miratoio, da dove siamo venuti.

s 042

Verso le Marche, il Monte Carpegna (1415 m) (la montagna dove si allenava Marco Pantani), sulla destra il paese di Capregna.

s 051

Tra Romagna e Marche.

s 050

Verso la Valtiberina, in fondo l’Alpe della Luna (1453 m).

s 032

L’Alpe della Luna.

s 040

Una parete del Simoncello.

s 031

Il Sasso di Simone è vicino.

s 047

Pareti del Sasso di Simone.

s 053

s 054

Torniamo giù e percorriamo il sentiero verso il Sasso di Simone, sentiero che aggira il sasso da sud e poi anche in questo caso il sentiero che porta sulla cima è sul lato est.

s 055

s 056

s 060

s 085

s 084

s 061

Qui il sentiero che arriva alla vetta è semplice e largo, su un tratto ci sono anche dei lavori, stanno rifacendo il sentiero in pietra come la strada antica che c’era una volta.

s 063

La croce sulla vetta del Sasso di Simone.

s 067

L’ampio prato sulla vetta.

s 070

Verso la Valtiberina.

s 068

Tra Marche e Valtiberina.

s 069

Il Monte Nerone (1525 m) nelle Marche.

s 079

Verso il Simoncello, il lato sulla destra è dove c’è il percorso per salire.

s 077

Sul bordo di una frana.

s 074

Torniamo giù e ci dirigiamo verso la località di Case Barboni, dove passa il sentiero CAI 61, che ci ricongiungerà alla strada asfaltata e da li andremo sull’asfalto a piedi fino a Miratoio.
Il sentiero verso Case Barboni, ci aspettano altri calanchi.

s 086

s 091

Ecco i calanchi lungo il sentiero che porta a Case Barboni.

s 092

s 095

s 097

s 105

s 106

s 108

Un ultimo sguardo verso i “sassoni”.

s 109

In località Case Barboni, a quota 1000 m, c’è anche la stazione meteo professionale della Regione Toscana, che in questo giorno ha segnato minima +9.7°c e massima +17.5°c. Per ulteriori immagini della stazione meteo cliccate qui.

s 111

Infine, una mappa con indicati i sentieri della zona.

mappa

Spero che vi sia piaciuto anche questo reportage, in una zona tra l’altro poco conosciuta della nostra provincia, che merita davvero di essere vista.

 

Simone Paolucci