Siccità e gran caldo.

Ormai cronica la mancanza delle precipitazioni su molti settori della nostra penisola. In alcune aree del nord ovest la situazione è pure paradossale (se si può usare questo termine).
Siccità che va avanti da mesi, possiamo pure dire dallo scorso autunno.
Difficile se non impossibile recuperare in estate quello che non abbiamo avuto nelle altre stagioni. Sarebbe come chiedere ad un nonnino di 90 anni di correre la maratona di New York.
Le estati ormai sono sempre più secche e con frequenti ondate di caldo portate dal promontorio di alti geopotenziali di matrice continentale africano, innescato spesso da una depressione o goccia fredda che va a posizionarsi a ridosso delle coste Portoghesi. Anticiclone delle Azzorre spesso desaparecidos e confinato nelle zone di origine. Non che quest’ultimo portasse il fresco ma perlomeno con la sua antica classica disposizione allungata ad ala di farfalla permetteva estati più vivibili.
In estate si vive al massimo di episodi instabili, fini a se stessi e a macchia di leopardo (a volte anche disastrosi) e non certo possiamo pensare al passaggio di perturbazioni ben strutturate con piogge estese e persistenti che sarebbe quello che servirebbe.
La speranza è che al prossimo autunno di cambi davvero registro perché sennò vi saranno dei problemi.
Intanto vivremo un fine settimana stabile e soleggiato con gran caldo su tutta la regione. Solo oggi (venerdì) avremo un po’ di instabilità pomeridiana fra Senese e Grossetano specie a ridosso dei rilievi (Amiata).

Alessandro Nardi