Snow lake effect

Prendiamo spunto da quello che è successo qualche giorno fa negli USA e che tutti i media hanno riportato, facendoci vedere immagini davvero incredibili, con zone praticamente sommerse dalla neve. Si tratta del conosciuto (in ambito meteo ovviamente) Snow lake effect ovvero “effetto neve del lago”. La zona colpita infatti è quella dei grandi laghi sul nord degli USA ai confini del Canada. Questo effetto si ha quando una massa di aria molto fredda e spesso secca sorvola la superficie di questi grandi specchi di acqua. Ovviamente la massa di aria che si trova a contatto con i laghi (specie ora nel tardo autunno) ha caratteristiche molto diverse dalla massa in aria in arrivo, magari dal Canada, ovvero più tiepida e anche più umida. Queste differenze termiche e igrometriche destabilizzano la colonna d’aria e si vengono a creare imponenti nubi convettive che scaricano queste tempeste di neve che per la zona sono abbastanza comuni anche se non in queste proporzioni. Le zone colpite non sono però così vaste come magari l’immagini date dai media farebbero pensare. Guardiamo il caso specifico, prendendo spunto dall’immagine radar:

buffalo

le correnti sono occidentali e il radar mostra le precipitazioni intense colpire l’area posta ad est e sud del lago Erie, Buffalo si trova quasi ai margini dell’aria precipitativa più importante. Tutta la costa nord e ovest del lago è senza quasi precipitazioni (o meno evidenti). Ragione per cui alcune zone sono rimaste sepolte dalla tempesta di neve che è stata quasi stazionaria per moltissime ore con questi effetti……

SNW

SNOW

Buffalo 5

Buffalo

Buffalo 2

Buffalo 3

Buffalo 4

 

Altre invece hanno visto scarsi accumuli o addirittura nulla. Questo per ribadire come sia importante conoscere i microclimi delle varie zone (e la nostra penisola ne è pieno) e quanto uno specchio d’acqua seppur vasto può influenzare l’intensità di un evento precipitativo.

 

Alessandro Nardi

 

foto:  suggerite da Roberto Sebastianelli