Tempo stabile e caldo per altri giorni!

Giornata molto calda, come avevamo già anticipato nei giorni scorsi. In questa domenica ci si è messa poi una ventilazione di grecale, che in Toscana come sappiamo bene, è di caduta, ovvero in discesa dagli appennini. In questo modo si ha ulteriore compressione dell’aria, che diventa ancora più secca (la riprova sta nel verificare i tassi di umidità veramente bassi) e quindi ancora più soggetta al riscaldamento del sole, mancando il filtro dell’umidità. Come al solito le zone che soffrono di più questo tipo di circolazioni sono quelle interne e i grandi centri urbani: Firenze, piana fiorentina e pratese. Qui stiamo raggiungendo e superando i 34°. Va meglio nell’aretino dove abbiamo valori più contenuti ed infatti non si superano i 32-33 gradi, sempre con umidità relativa davvero bassa. Lungo le coste temperature più gradevoli poichè sono in piena azione le brezze marine che, complice il mare ancora freddo, mitigano un poco i valori di questa avvezione calda.

Questa la situazione di poco fa dal satellite (canale infrarosso):

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Ben evidente il promontorio di alti geopotenziali in quota che va dal nord-africa fino al centro Europa. I massimi di pressione al suolo però non si trovano, come verrebbe da pensare, sul continente “nero” ma all’incirca sull’Italia Settentrionale. In questi situazioni, nell’entroterra africano, al suolo, è presente spesso una depressione termica o valori di pressione non troppo alti. Questo deriva dal fatto che queste zone desertiche subiscono un forte riscaldamento rispetto alle zone circostanti. Quindi l’aria calda è costretta a salire un po’ di quota (poichè diventa più leggera) creando appunto un calo di pressione che si arresta un po’ più in alto, dove abbiamo i moti discendenti dovute alle zone dove l’azione subsidente e di compressione è veramente alta. Un motivo per cui chiamare questa figura barica “anticiclone africano” è un po’ forzato anche se ovviamente può essere un nome appropriato nel caso in cui la divulgazione della notizia meteo è fatta per il pubblico che certamente è poco avvezzo o che mal digerirebbe spiegazioni troppo tecniche.

Una certa variazione al “tema” potrebbe avvenire da martedi, quando potrebbe subentrare un passaggio di testimone fra anticicloni: almeno al suolo dovrebbe subentrare l’ala orientale dell’anticiclone delle Azzorre, quello che solitamente staziona, con i suoi massimi, in pieno Oceano. Ecco quello che prevede il modello matematico GFS per la giornata di giovedì:

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evidente la natura più ocenanica delle correnti, che potrebbe significare meno caldo (forse….) a discapito di un tasso di umidità un po’ più alto: staremo a vedere. Quello che conta è che il tempo rimarrà stabile sulle nostre zone, forse potremo avere maggiore convenzione pomeridiana con qualche cumulo in più a ridosso dei rilievi. In attesa di un possibile cambiamento nel prossimo fine settimana tutto da valutare e verificare.

Alessandro Nardi