Stazione meteo dell’Abetone

Usciamo un attimo dalla nostra provincia di Arezzo per far vedere le immagine di una delle stazioni meteo senza dubbio più importanti per la nostra regione Toscana e non solo, la stazione meteo al paese dell’Abetone a quota 1340 m, in provincia di Pistoia. Qualche giorno fa sono stato appunto all’Abetone e da appassionato era doverosa anche una visita a questa importante stazione meteo.

Questa stazione meteo è molto importante per diversi motivi.

• E’ una stazione meteo professionale i cui rilevamenti sono iniziati negli anni ’20, 1920 il pluviometro e 1926 il termometro, si possono fare quindi anche importanti confronti storici.
• Si trova in quota in una posizione non soggetta alle inversioni termiche, quindi la temperatura misurata è quella realmente presente in quota.
• Si trova nel paese che è indubbiamente la località sciistica più importate in Toscana e tra le più importanti di tutta la catena degli Appennini.
• Da tanti anni è anche presente un rilevamento per la misura della neve (nivometro), si possono fare quindi anche in questo caso confronti storici.
• La quota dell’Abetone di 1340 m a cui si trova la stazione meteo è, per questa quota, tra le più nevose in Italia, qui si superano quasi ogni inverno i 100 cm di neve, in diversi casi i 200 cm (ultima volta nell’inverno 2012-2013) e a volte si sono superati anche i 300 cm (altezza neve al suolo). Altezze neve che diverse località alpine, anche ben più alte di quota, non raggiungono nemmeno nelle annate migliori.
• La stazione meteo si trova a quota 1340 m, in prossimità del Passo dell’Abetone (1388 m), su una strada (SS 12) che è anche un’ importante strada di comunicazione tra Toscana e Emilia Romagna.

Per questi motivi la stazione meteo dell’Abetone è importante non solo per conoscere il tempo a livello locale ma anche per confronti storici climatici.

Va però annotata una grave mancanza: negli anni ’90 avvenne il cambio tra stazioni meteo manuali e stazioni meteo automatiche e qualche “genio” pensò “bene” di non sostituire il termometro manuale con quello automatico. Solo recentemente, nell’ottobre 2017, è stato finalmente attivato il termometro automatico, ma purtroppo i dati di circa 19 anni, da inizio 1999 all’ottobre 2017, resteranno persi per sempre! Una mancanza grave, rimarrà sempre questo “buco di dati”, che impedirà di fare un’analisi accurata.

Gli estremi assoluti misurati da questa stazione meteo sono: -21.0°c nel gennaio 1968 e +31.5°c nell’agosto 1966 e nel luglio 1983.

La stazione meteo dell’Abetone si trova come detto a quota 1340 m, in zona Boscolungo, fa parte del gruppo di stazioni meteo professionali della Protezione Civile – Centro Funzionale della Regione Toscana.

I principali sensori che questa stazione meteo ha sono: termometro, pluviometro e nivometro.
Il pluviometro automatico è riscaldato, poi c’è ancora anche un pluviometro manuale.
Il nivometro c’è sia automatico che manuale, purtroppo i dati delle rilevazioni del nivometro automatico non si trovano online. I dati del nivometro manuale invece si trovano online perché sono quelli registrati a livello nazionale dal gruppo del Servizio Meteomont.

Sotto la lista dei parametri registrati dalla stazione meteo, cliccate sul parametro per vedere i dati.

TEMPERATURA
PIOGGIA
NEVE

Ed ecco le immagini della stazione meteo.

Una zoomata all’asticella del rilevamento neve, che indicava 17 cm. C’è da dire che il posizionamento dell’asticella manuale non è fatto proprio bene: pur misura veritiera della neve presente in zona, l’asticella andrebbe messa più al centro del campetto, lontano da ostacoli.

Una seconda asticella, che viene usata per le misurazioni della neve fresca.

Infine, vi mostro qualche immagine doverosa delle montagne dell’Abetone, dato che ho beccato anche un bel sole con ottima visibilità, si vedevano bene anche le Alpi.

Dai 1670 m della Val di Luce, la vista verso il Monte Gomito (1892 m).

Dalla vetta del Monte Gomito, la vista verso la Val di Luce.

Dalla vetta del Monte Gomito, la vista verso il paese dell’Abetone e il Monte Cimone (2165 m).

Dalla Selletta (1711 m), la vista verso il crinale del Monte Gomito.

Simone Paolucci