Dominio anticiclonico.

Come abbiamo più volte ribadito, a parte l’episodio di stampo invernale avvenuto a fine mese di novembre, c’è stato uno strapotere anticiclonico come da tempo non si vedeva (eccetto le fasi estive). Praticamente da inizio novembre fino ad oggi (e molto probabilmente anche nei giorni a venire) la nostra penisola si è trovata inclusa nella fascia anticiclonica di matrice subtropicale che ha apportato tempo stabile, clima mite e mancanza di precipitazioni (e neve sulle nostre montagne). Un fatto anomalo per il mese di novembre e inizio dicembre, periodo in cui, si realizzano le maggiori precipitazioni su buona parte della nostra nazione. Un motivo di questa persistenza anticiclonica è dovuta ad un vortice polare profondo e compatto (Artic  Oscillation positiva) che inibisce gli scambi meridiani e l’ondulazione della corrente a getto (Jet Stream) che invece scorre tesa, da ovest verso est, veloce e con scarse ondulazioni. In questo modo il flusso zonale perturbato rimane alto di latitudine e non ha modo di intervenire alle basse latitudini. Prendendo in esame il NAM (northern annular mode), l’indice che mostra la salute del vortice polare su tutta la colonna isobarica (l’AO invece la misura a livello del suolo) vediamo che è in  territorio positivo (quindi vortice polare forte e non disturbato). Anzi, va rimarcato che c’è stato uno stratcooling con evento estremo (Eses) con ulteriore approfondimento del vortice polare stratosferico e sforamento della soglia di +1.5 dell’indice NAM. Quindi una situazione che sembrerebbe rimanere piuttosto statica anche nel futuro. Per fortuna le variabili atmosferiche sono numerosissime e quindi sarebbe troppo semplicistico analizzare il proseguo della stagione solo prendendo come riferimento NAM, AO ecc ecc. Quindi, come sempre diciamo noi di Arezzo Meteo, oltre i 10 gg le previsioni sono solo ipotesi.

Alessandro Nardi

sotto: la situazione dei prossimi giorni nell’emisfero settentrionale, con vortice polare compatto e profondo, con correnti zonali ovest est tese e a latitudini piuttosto elevate e fascia anticiclonica che comprende anche la nostra penisola.

gfsnh-0-84sotto: l’indice AO che mostra nella coda la tendenza al ribasso dopo moltissimo tempo in territorio positivo: vedremo se questo porterà a delle modifiche circolatorie (ricordiamo che comunque questo indice è descrittivo e non predittivo).

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