Il freddo che non ti aspetti!!

Dopo decine di proclami su geli epocali, che sono imperversati in rete e sui media da due mesi a questa parte (mai relizzati nella realtà dei fatti, anzi, si sono battuti quasi dei record di caldo…), finalmente sembra muoversi qualcosa in chiave prettamente invernale.

Dopo un lunghissimo periodo mite, interrotto solo da una comparsata fredda intorno all’Immacolata, sembra profilarsi un congedo di dicembre in compagnia di termiche fredde, se non gelide.

Un primo assaggio avverrà nella giornata di Santo Stefano, per un nucleo di aria artico marittima, principalmente destinato a Balcani e settori orientali della penisola, con episodi nevosi specie su lato sopravvento degli Appennini. I venti di grecale faranno comunque calare le temperature anche sulla nostra regione e si assaggerà un aria nettamente diversa dopo giorni e giorni di stratificazioni nuvolose e temperature sopra la media, specie nei valori minimi.

Passato il primo impulso, ne arriverà un altro sempre da nord-ovest: una depressione ben strutturata che inizialmente, nel suo percorso verso sud, avrà un richiamo più umido e mite prefrontale. In questa fase, vista l’aria precedentemente affluita fredda e secca, potrebbe fare la comparsa qualche nevicata a quote basse (se non in pianura) nelle pianure del nord. Questa previsione però va presa con le molle poichè le quote neve dipendono molto dal posizionamento dei minimi depressionari e dal minore o maggiore richiamo mite prefrontale.

L’alta pressione delle Azzorre, nel frattempo, si sarà disposta per meridiani con asse leggermente inclinato verso nord-est: una mossa che veicolerà masse di aria fredda (anche gelida) dapprima di estrazione artico-marittima e poi artico-continentale verso la nostra penisola, principalmente verso i settori adriatici (questo quello che possiamo però vedere ad oggi). Da domenica prossima fino alla fine dell’anno la penisola potrebbe essere presa da temperature molto fredde e occasione per nevicate anche a bassa quota (anche fino alle pianure).

Mentre i primi due step sembrano certi, su quest’ultimo, vista la distanza temporale (oltre i 3-4 giorni), preferiamo tornare sopra più avanti, anche se il modello matematico d’ensemble su base GFS sembra convergere con decisione:

MS_1244_ens

Nella prossima immagine, evidenziamo le temperature a 850 hpa (1500 m circa) previste per il 30 dicembre, con la provenienza delle masse di aria fredda: si tratta di una ipotesi abbastanza estrema ma non certo impossibile:

T850hPa_eu_150

Non resta che attendere gli sviluppi di questa previsione certi che ci saranno delle probabili correzioni in corsa come sempre avviene quando si tratta di queste configurazioni abbastanza particolari e inusuali per la nostra penisola.

Intanto lo staff augura un Buon Natale a tutti!!!

Alessandro Nardi